Andiamo a vedere quali sono le cinque migliori marche da comprare di pane in cassetta al supermercato seguendo un’indagine di AltroConsumo.
Senza ombra di dubbio, il pane in cassetta rappresenta una soluzione estremamente pratica per chi cerca un alimento pronto all’uso, capace di resistere più a lungo rispetto al tradizionale pane fresco.
La sua convenienza è indiscutibile, soprattutto per chi desidera ridurre gli sprechi alimentari. Tuttavia, come spesso accade, ciò che brilla non è sempre oro. Questo tipo di pane nasconde infatti alcuni aspetti meno salutari che meritano attenzione.
A differenza del pane acquistato dal fornaio, quello preconfezionato destinato a toast e tramezzini mantiene la sua morbidezza per giorni o addirittura settimane. Questo è possibile grazie alla presenza di numerosi ingredienti aggiuntivi, tra cui conservanti, grassi e additivi alimentari non esattamente benefici per la salute.
Il pane fresco si compone solitamente di elementi semplici quali farina, acqua, sale e lievito; il suo sostituto a lunga conservazione introduce invece una lista ben più ampia e meno naturale.
Pane in cassetta: comodità contro salute?
Per chi non riesce a rinunciare al pratico formato del pane in cassetta ma desidera optare per scelte più consapevoli al supermercato, esistono alcune marche considerate migliori sotto il profilo della qualità nutrizionale. Secondo un’indagine condotta da Altroconsumo le opzioni preferibili includono:
- Carrefour Pane Integrale a fette;
- Certossa (LIDL) Pan Bauletto Integrale;
- Esselunga Equilibrio Pane Morbido ai 3 farri;
- Esselunga Equilibrio Pane Morbido Proteico;
- Pema Pane Proteico.
Queste selezioni sono state valutate tenendo conto di diversi criteri quali valori nutrizionali e presenza di additivi.
La capacità di leggere correttamente le etichette gioca un ruolo fondamentale nella scelta del pane in cassetta più sano. Gli acquirenti dovrebbero prestare attenzione alla lista degli ingredienti cercando prodotti che contengano pochi elementi semplici ed essenziali: farina (meglio se poco raffinata), acqua, lievito naturale e possibilmente olio extra vergine d’oliva anziché oli raffinati o grassi saturati.
È importante anche verificare la quantità di zuccheri aggiuntivi (come il destrosio), sale e l’utilizzo moderato o nullo di additivi.
Nonostante le alternative migliori disponibili sul mercato, l’autoproduzione rimane l’opzione ideale per chi cerca il massimo controllo sulla qualità nutrizionale del proprio consumo quotidiano di pane.
Prepararlo in casa permette infatti non solo la selezione accurata degli ingredienti, ma anche la possibilità di sperimentare con ricette innovative che includano ad esempio curcuma o semi oleosi.
In alternativa all’autoproduzione o all’acquisto consapevole al supermercato resta sempre valida l’opzione del buon vecchio pane fresco dal fornaio locale; oggi moltissimi panificatori offrono varietà realizzate con grani antichi o integrazioni nutriente ricche come noci e semi oleosi.