Transitare in una zona a traffico limitato (ZTL) senza autorizzazione è considerato un illecito secondo l’art. 7 del Codice della Strada, che prevede sanzioni amministrative per chi viola questa disposizione.
La questione delle violazioni ripetute in tali zone ha sollevato dubbi interpretativi e applicativi, culminati in una recente decisione della Cassazione che ha portato a una svolta significativa.
Un caso emblematico è quello di un automobilista di Terni, che si è visto recapitare 39 verbali per aver transitato ripetutamente in una ZTL. Rivolgendosi al giudice di pace, l’uomo ha ottenuto l’annullamento di tutti i verbali eccetto il primo, basandosi sull’art. 8-bis della legge 689/81.
Questa norma stabilisce che, in presenza di reiterazioni dello stesso illecito amministrativo entro un breve lasso temporale, le violazioni successive alla prima devono essere considerate come un’unica infrazione.
Il Comune di Terni non si è rassegnato alla decisione del giudice di pace e ha portato la questione davanti al Tribunale, sostenendo che i 39 verbali dovessero essere trattati come concorso formale di reati. Tuttavia, il Tribunale ha confermato la sentenza precedente, facendo leva sull’art. 198 del Codice della Strada che esclude il concorso formale nelle violazioni relative alle ZTL e ribadendo l’assenza dell’elemento soggettivo nelle infrazioni successive alla prima.
La vicenda è arrivata fino alla Suprema Corte di Cassazione, dove si è definitivamente chiarita la natura delle reiterazioni delle violazioni in ZTL. La Cassazione ha confermato quanto stabilito nei gradi precedenti del processo: le multiple infrazioni costituiscono un’unica condotta ai fini sanzionatori e pertanto solo il primo verbale risulta punibile. Inoltre, la Corte ha esteso questo principio anche alle violazioni commesse in tempi non strettamente consecutivi ma comunque riconducibili all’iniziale mancata osservanza delle regole per le ZTL.
Questa sentenza rappresenta un punto fermo nella gestione delle sanzioni per transiti non autorizzati nelle zone a traffico limitato e pone importanti riflessioni sulle politiche urbane relative alla mobilità e all’utilizzo degli spazi cittadini. Da ora in poi gli enti locali dovranno tenere conto di questa interpretazione giuridica nell’applicare le normative sulle ZTL.
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