Il panorama normativo italiano in materia di edilizia è stato recentemente arricchito da una novità di rilievo: il decreto Salva-Casa 2024.
Questo provvedimento legislativo introduce significative innovazioni per quanto riguarda le sanatorie edilizie, tanto da essere considerato un autentico condono edilizio.
Il decreto comprende una serie di “abusi” che possono essere sanati e, in alcuni casi specifici, le difformità possono essere regolarizzate automaticamente mediante una semplice dichiarazione da parte di un tecnico abilitato.
Una delle principali novità introdotte dal decreto legge 69 del 2024 riguarda la regolarizzazione degli abusi edilizi di minore entità. Il decreto prevede limiti meno stringenti per ottenere l’abitabilità e semplificazioni per il cambio di destinazione d’uso dell’immobile, oltre alla regolarizzazione di sottotetti e verande. In particolare, sono stati rivisti i limiti relativi alle tolleranze costruttive attraverso modifiche all’articolo 34 bis del Testo Unico Edilizia.
Le nuove disposizioni stabiliscono che in caso di mancato rispetto dell’altezza, dei distacchi dalla cubatura, della superficie coperta e di ogni altro parametro delle singole unità immobiliari si applicherà un aumento della tolleranza costruttiva dal 2% al 6%. Questa nuova tolleranza si applica retroattivamente alle opere realizzate prima del 24 maggio 2024.
Oltre alle tolleranze costruttive, il decreto Salva-Casa affronta anche quelle esecutive. Si tratta delle lievi differenze tra il progetto approvato e la sua effettiva realizzazione dovute a problemi tecnici emersi durante i lavori. L’articolo 34 bis del Testo Unico Edilizia prevede ora una sanatoria per irregolarità geometriche minori, modifiche alle finiture degli edifici o diversa collocazione degli impianti interni che non violino la normativa urbanistica o compromettano l’agibilità dell’immobile.
Per gli interventi realizzati entro il termine stabilito dal decreto (24 maggio 2024), queste tolleranze esecutive possono essere sanate nel rispetto delle condizioni previste dalla legge senza necessità di presentare istanza ma optando invece per una dichiarazione resa da un tecnico abilitato.
Per avvalersi della possibilità offerta dal condono edilizio del decreto Salva-Casa non è necessario presentare alcuna istanza formale, ma basta seguire uno dei percorsi previsti dall’articolo introdotto con tale provvedimento. Tra questi vi è la possibilità di rendere una dichiarazione attestante lo stato legittimo degli immobili direttamente da parte dei tecnici abilitati oppure inserire tale dichiarazione nella documentazione relativa a nuove istanze o comunicazioni edili.
Inoltre, al momento della vendita dell’immobile o in occasione della costituzione o scioglimento della comunione dei diritti reali sull’immobile è possibile allegare una dichiarazione asseverata agli atti pertinenti. Questo meccanismo semplifica notevolmente le procedure burocratiche consentendo ai proprietari degli immobili interessati dalle difformità contemplati nel decreto Salva-Casa un iter più snello verso la regolarizzazione delle loro situazioni.
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