Scadenza Imu alle porte: scopri se sei tra coloro esentati dal pagamento. Tutto quello che devi sapere prima di versare l’imposta sulla casa.
L’IMU, Imposta Municipale Unica, rappresenta il tributo principale che grava sulle proprietà immobiliari in Italia. Una buona notizia per chi abita nella propria casa: solitamente, l’IMU non è dovuta se l’immobile è la residenza principale. Questo significa che, in generale, se si possiede solo la casa in cui si vive, si è esentati dal pagamento di questa imposta.
Tuttavia, è importante tenere d’occhio le scadenze. Il primo acconto dell’IMU è in arrivo, fissato per il 16 giugno, e molte persone saranno chiamate a saldare questa tassa.
Ma chi deve effettivamente pagare l’IMU per l’anno in corso? Rientrano tra i contribuenti tutti coloro che detengono diritti di proprietà o reali su immobili, nonché i proprietari di edifici, terreni edificabili e agricoli. È fondamentale capire chi è tenuto a versare il primo acconto IMU entro il 16 giugno e chi, invece, è esentato. L’IMU, al di là delle controversie degli ultimi anni, è una realtà fiscale. Nel 2022, è stato confermato che chi possiede e abita stabilmente nella propria casa è esente dal pagamento. Tuttavia, esistono eccezioni: le prime case considerate di lusso potrebbero non godere dell’esenzione. Quindi, la data del 16 giugno si avvicina, e occorre fare chiarezza su chi è tenuto a versare questo tributo.
I soggetti chiamati a pagare includono proprietari di case, terreni e fabbricati, così come coloro che detengono diritti reali su tali proprietà. Il pagamento può essere effettuato attraverso un bollettino postale o il Modello F24. La somma da versare varia a seconda delle decisioni adottate dal Comune in cui si trova l’immobile o il terreno. Chi deve versare il primo acconto entro il 16 giugno? Proprietari, detentori di diritti reali e anche chi ha in leasing un immobile o ha una concessione demaniale. Questo acconto riguarda fabbricati, terreni fabbricabili e agricoli.
Esenzioni importanti riguardano le abitazioni principali, a meno che non rientrino nelle categorie di lusso. Non si deve pagare l’IMU per immobili come le unità appartenenti alle cooperative edilizie, gli alloggi sociali, la casa coniugale assegnata a seguito di separazione legale, e altri casi specifici. Per chi è alle prese con immobili occupati abusivamente, ci sono buone notizie: dal 1° gennaio 2023, sono esenti dall’IMU, a patto che si denunci l’occupazione abusiva all’autorità giudiziaria. Il pagamento può avvenire tramite modello F24, compilato con i codici tributo specifici per il tipo di bene posseduto.
Si può pagare con bollettino postale, tramite PagoPA o in modalità telematica attraverso l’applicazione online della propria banca. Insomma, è tempo di prepararsi per l’IMU, ma con tutte le informazioni necessarie per evitare sorprese!
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