Con le nuove norme cambia tutto. Ecco come fare domanda per l’assegnazione del nuovo Reddito di Cittadinanza a gennaio
A sostituire il Reddito di Cittadinanza sarà il nuovo Assegno di inclusione. Si tratta della misura economica che il governo guidato da Giorgia Meloni ha voluto attuare in sostituzione del sussidio precedente.
Tuttavia, non tutti coloro che ricevevano l’ormai vecchio Reddito di Cittadinanza potranno avere accesso alla nuova misura. Non per tutti le regole sono chiare. Ecco perché in questo articolo vogliamo spiegarti come fare domanda per ricevere il nuovo reddito di cittadinanza già dal mese di gennaio.
Parte l’Assegno di inclusione
Chi riceverà l’assegno dovrà firmare un “patto di attivazione digitale” direttamente sulla piattaforma Siisl. Si tratta di un procedimento per indicare i contatti necessari per poter ricevere le comunicazioni dirette. Una volta arrivata la concessione dell’assegno, il cittadino avrà 120 giorni di tempo per presentarsi ai servizi sociali e aderire al percorso di inclusione lavorativa e sociale previsto dalla misura. Chi non rispetta questo passaggio perderà il diritto a ricevere l’assegno. Sarà poi necessario un aggiornamento che avviene ogni 3 mesi e che riporta l’andamento dei progressi compiuti. Anche in questo caso l’assenza comporterà la perdita della misura.
Chi potrà lavorare nel proprio nucleo familiare dovrà stipulare un “patto per il lavoro” con i Centri per l’impiego. Anche in questo caso andranno rispettate alcune regole fondamentali per poter continuare a ricevere l’assegno. Sarà infatti necessario firmare l’accordo entro 120 giorni dalla richiesta dell’assegno e un aggiornamento ogni tre mesi obbligatorio per continuare a ricevere la misura economica.
Ma come fare per avere l’Assegno di inclusione? Servirà presentare domanda tramite modalità telematica sul sito ufficiale dell’Inps. Chi non riesce a svolgere questo passaggio in autonomia può avvalersi dei patronati, i quali assisteranno i cittadini alla presentazione delle domande. Sarà inoltre possibile offrire supporto da parte dei Comuni, i quali agiranno presso i servizi di segretariato sociale. Possono ricevere la misura economica i cittadini appartenenti alle categorie che vengono considerate in “condizioni di svantaggio”. Possono essere inclusi nella ricezione dell’assegno i cittadini non attivabili al lavoro, ma anche individui con disabilità, over 60, minori e persone che si trovano in condizioni di svantaggio sociale. Vengono prese in considerazione tra le categorie di persone in svantaggio sociale anche i cittadini con disturbi mentali, fisiche e psichiche superiori al 46%, vittime di genere e tratta, cittadini con dipendenze, ex detenuti nel primo anno dopo la pena, ecc.