Il modello ISEE 2024 cambierà rispetto agli anni precedenti, bisogna rinnovarlo in tempo per evitare la decadenza di bonus e agevolazioni.
Ogni anno questo momento è fondamentale, segna la scadenza del modello precedente e la necessità di procedere a quello nuovo per poter avere un documento valido e quindi evitare lo stop o la perdita dei benefici. La data è tutto, quindi non bisogna aspettare.
Laddove infatti, anche per una settimana, non vi sia continuità tra i due modelli, di fatto in caso di controllo automatizzato si perde il beneficio. Quindi è utile preparare tutti i documenti e tenersi pronti alla nuova richiesta e soprattutto capire come funzionerà il prossimo anno.
Modello ISEE 2024: come richiederlo ed entro quando
Negli ultimi anni il modello ISEE è rimasto sempre uguale, con minime differenze e comunque con una procedura più o meno identica. Oggi le cose cambiano con ovviamente decorrenza dal prossimo, quindi per gennaio bisognerà essere pronti. L’obiettivo del Governo è stato quello di definire dei parametri diversi per valutazioni corrette.
Di base quindi ci saranno coefficienti differenti ma anche dei nuovi elementi, ad esempio il fatto che alcune categorie si troveranno a pagare il modello anche presso il CAF. Resta valida sempre la possibilità di farlo a casa gratuitamente sul sito dell’INPS, scelta consigliabile mediante il modello precompilato che contiene già tutto ciò che serve. Cambiano anche i calcoli perché di fatto alcuni elementi che prima facevano reddito, ora non lo faranno più e quindi sicuramente per qualcuno si abbasserà la soglia.
Gli utenti devono compilare la DSU per il rilascio dell’ISEE, di base la data ultima è considerata quella del 31 gennaio anche se, è utile chiarirlo, in realtà il modello dell’anno precedente decade con il finire dell’anno perché dura in media 1 anno o 6 mesi per chi ha fatto quello corrente. In ogni caso è utile procedere il prima possibile senza aspettare perché potrebbero esserci problemi e se si arriva a fine gennaio senza ISEE si perdono i benefici.
Va ricordato che dal 1 gennaio scatta l’Adi, la nuova prestazione che sostituisce il reddito di cittadinanza. Per richiederla ovviamente si dovrà procedere con ISEE compilato. Quindi, poiché le domande apriranno sin dai primi giorni, è importante farsi trovare pronti. La grande novità di quest’anno è che gli investimenti in Titoli di Stato fino a 50 mila euro non faranno più reddito, non andranno quindi inseriti. Vanno invece sempre utilizzati i redditi di due anni precedenti, quindi questo resta uguale. Quando si compila la DSU possono volerci fino a 3 giorni prima di ottenere il modello finito, quindi la cosa fondamentale è procedere quanto prima.