La comunione dei beni può diventare problematica quando vi sono dei debiti, bisogna quindi fare massima attenzione.
In fase di matrimonio o di unione si sceglie se procedere alla comunione o alla separazione dei beni. Questo elemento ha valore legale e viene applicato solo per la sfera economica, da quel momento in poi. Quindi tutto ciò che è antecedente il vincolo chiaramente non vale.
Si applicherà per i beni futuri e per tutto ciò che riguarda i possedimenti della coppia, dalla dichiarazione degli averi nel 730 ogni anno a quello che può accadere se uno dei due soggetti accumula debiti e quindi andranno ripagati congiuntamente.
Comunione dei beni: quali sono i rischi per la coppia
Per tale motivo, prima di procedere alla scelta, è giusto che vi sia la considerazione di tutte le condizioni utili e anche in base al caso singolo. Ovviamente un conto è una persona dipendente che si sposa e sceglie di fare la comunione, un’altra invece un soggetto che ha un’azienda e quindi interessi in gioco già più complessi in partenza.
Nel regime di comunione dei beni tutto viene condiviso quindi sia i beni materiali che i debiti. Se ci sono somme dovute saranno a carico di entrambe le persone. Questo tipo di accordo prevede di fatto la comunità e quindi la divisione di tutto. In caso di debiti, laddove non vengano saldati, si può procedere al pignoramento di ogni bene che viene individuato. Vi sono poi dei casi particolari e delle limitazioni ma sono sempre eccezioni e non la regola. Solo la separazione, il decesso, l’annullamento del matrimonio o il divorzio mette fine a questa situazione.
Il regime patrimoniale di comunione è quello che si applica in modo predefinito, se invece i coniugi vogliono procedere diversamente possono farlo all’atto della firma scegliendo e specificando che vogliono optare per la separazione. Non bisogna specificare altro o spiegare il motivo, solo scegliere. Ovviamente è utile discuterne prima di ritrovarsi a fare una scelta che potrebbe non convergere con quella dell’altra persona.
Va specificato che sono condivisi e quindi anche utilizzabili ai fini di eventuali debiti tutti i beni acquisiti durante il matrimonio. Non si possono toccare i beni personali come donazioni e beni in eredità o quanto già si deteneva prima delle nozze. In caso di divorzio la condizione decade perché si mette fine a quel documento e quindi i coniugi avranno una divisione di ogni cosa, in base a quanto stabilità. Se c’è un contratto prematrimoniale si procederà in quel senso in base a quanto specificato, se non c’è invece si farà una divisione paritaria ma solo dei beni acquisiti nel matrimonio.