In alcuni casi è possibile ottenere una rendita anticipata sui contributi versati, il problema è che tantissimi non sanno come fare.
Il pagamento dei contributi serve a fare cumulo ai fini del raggiungimento dell’età pensionabile e quindi dell’erogazione di una cifra congrua durante la pensione, quindi al termine dell’età lavorativa. Vi sono però tantissime sfaccettature utili a cui potersi appellare per sfruttare al meglio le possibilità offerte dalla legge.
Oggi si parla con particolare incidenza dei contributi, delle pensioni e di quello che sarà anche il quadro del domani quindi cosa accadrà in futuro per coloro che devono andare in pensione. Capire bene come muoversi, sia per chi è giovane sia per chi già lavora da tempo, è veramente fondamentale.
Il mercato del lavoro è sempre più complesso e articolato, così come la questione pensioni. In generale il meccanismo di pensionamento e quindi uscita dal mondo del lavoro prevede come tetto 67 anni ma questo potrebbe cambiare in futuro. Vi sono poi le pensioni anticipate, quindi per chi vuole uscire prima, considerando varie possibilità ovvero chi può farlo perché fa un lavoro usurante, chi provvederà autonomamente fino alla pensione e chi invece utilizza i bonus previsti a livello governativo.
La questione è complessa perché di fatto in Italia c’è una concezione legata unicamente al reddito che deriva dalla pensione di vecchiaia. Quindi non c’è la considerazione del fondo che bisogna costruire valutando tutti gli elementi possibili a propria disposizione. In Europa questo viene fatto da tempo, perché spesso le pensioni non bastano per vivere, quindi si pensa ad acquistare quasi sempre un immobile, a investire denaro, conservare e attivare fondi e fare una pensione integrativa.
Sicuramente questa linea del costruire vari pilastri è importante, oggi più che mai, anche per l’Italia. La base che deve essere seguita è ovviamente in primo luogo quella delle pensioni integrative, la situazione più facile. Questi sistemi, in molti casi, permettono anche di godere di un pensionamento anticipato, ottenendo una rendita sui contributi versati e quindi uscendo prima dal mercato del lavoro con copertura economica, in attesa che si compiano gli anni pensionabili effettivi.
Un tesoretto che rientra nella previdenza complementare e che, anche nei tempi di inflazione, resta una scelta saggia. I fondi pensioni consentono anche di ricevere sgravi e agevolazioni fino ad un massimo di 5164.57 euro e, scegliendo quelli flessibili, si potranno ottenere con riscatto anticipato, sia per chi perde il lavoro o si trova in una condizione di disagio e sia per coloro che invece vogliono smettere di lavorare prima.
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