Le spese sanitarie sono uno degli oneri fiscali maggiori per le famiglie italiane, ma esistono tanti benefici diversi a cui potersi affidare.
Il più noto di tutti è quello di poter richiedere lo sgravio del 19% sul pagamento dell’IRPEF in dichiarazione dei redditi, cumulando le spese di medici, acquisto farmaci e prodotti utili, e dichiarando il tutto a fine anno durante la presentazione del 730.
Questo è un vantaggio esteso a tutti e senza particolari limiti, se non quelli previsti per ciò che riguarda il tetto massimo di spesa fruibile e il limite minimo entro cui rientrare. Si tratta di un punto decisivo per gli italiani ma non è comunque l’unico, vi è il ticket sanitario per reddito e patologia per avere anche un’esenzione al 100% dei costi da dover coprire e poi vi è l’anticipo sulle spese sanitarie che è meno noto degli altri.
Anticipo sulle spese sanitarie: a chi spetta e come si ottiene
Tra tutte le possibilità previste è da chiarire che questo meccanismo non è offerto dallo Stato ma dal fondo pensione, quindi vale per coloro che lo hanno attivo e per chi chiaramente ha un sistema che prevede questo tipo di agevolazione. Per coloro che hanno un piano di accumulo con dettaglio al fondo pensionistico, possono controllare se rientra tra i benefici poiché talvolta è attivo ma non lo sanno.
Non tutti sanno che è possibile richiedere un’anticipazione relativa alle spese sanitarie per quanto concerne il fondo pensione. Si tratta quindi di una procedura relativa solo a determinati richiedenti che possono ottenerlo presentando la richiesta con certificazione delle strutture mediche o comunque il distretto sanitario di competenza territoriale, quindi l’Asl a cui si fa capo, il documento fiscale come la fattura o lo scontrino, il modulo richiesto.
La prestazione, da quando si fa richiesta, viene quindi liquidata in un tempo stabilito utile al controllo della pratica. Prima di richiedere questa anticipazione è giusto capirne i limiti e le modalità. Queste possono essere anche richieste più volte a patto che rientrino nella cifra stabilita, non potranno comunque essere superiori al 75%. La somma che viene anticipata sulla propria posizione individuale ha impatto anche come prestazione pensionistica. Non è il fondo pensione a cui si fa capo a stabilire se il carattere è o meno urgente o se si può procedere, ma questo è determinato sempre dall’azienda sanitaria che deve rilasciare il certificato. Laddove si tratti di spese importanti si può procedere anche al quinto.
La cosa a cui prestare attenzione è la modulistica che è un requisito fondamentale. Non basta comprovare la spesa ma anche la sua urgenza e necessità. Per questo tale dicitura deve sempre apparire sui documenti specifici sanitari, altrimenti non ha validità.