Il mondo della scuola si appresta ad essere rivoluzionato, con l’introduzione di nuove figure che permetteranno di creare posti di lavoro, come quella del tutor.
Diventare tutor a scuola non solo permetterà di adempiere a compiti differenti e quindi di accrescere la propria formazione e le proprie competenze in materia ma anche di intraprendere un percorso di supporto agli studenti, creando con loro un percorso personalizzato.
I tutor sono presenti nel mondo universitario e diffusi in molti altri Paesi ma per l’Italia sono una novità, soprattutto nel percorso scolastico. Avranno il compito di affiancare nell’insegnamento il corpo docenti e comunque di svolgere delle attività di supporto affinché tutti gli studenti possano viaggiare di pari passo.
Diventare tutor: requisiti e stipendio
La scuola è complessa, anche se oggi ci sono molti strumenti disponibili e di sostegno. I ragazzi sono differenti, hanno personalità diverse e bisogna fare i conti anche con peculiarità, propensioni personali e ovviamente difficoltà. I programmi sono stilati sulla base di una media comune a tutti ma non tutti possono viaggiare allo stesso modo. Per non creare differenze e difficoltà e anche per sollevare le famiglie dal sostegno economico di una spesa aggiuntiva per consentire ai ragazzi di recuperare determinate materie, arrivano i tutor.
L’organizzazione scolastica, come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi, sta per cambiare. Questo sarà un beneficio perché ci saranno molti supporti per gli studenti, più lavoro e più guadagno per i professionisti. I tutor saranno inizialmente destinati alle classi del secondo biennio e all’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado. Le attività saranno abbiate per l’anno 2023/2024 con compiti molto precisi: aiutare lo studente nel percorso di studi, documentare competenze e prospettive per la vita professionale, aiutare alla riflessione auto valutativa per l’orientamento successivo. La retribuzione del tutor potrebbe avere un compenso tra 2850 e 4750 euro lordi, in base alle risorse assegnate, ma questo è ancora da stabilire. La persona dovrà supportare un minimo di 30 studenti e un massimo di 50.
Per diventare tutor, come riporta la circolare ministeriale ufficiale, è possibile partecipare alla selezione interna che viene indetta dal dirigente scolastico. Ogni scuola quindi determinerà come e in che modo, quanto personale occorre e i requisiti indispensabili. Di base però una figura che vuole diventare tutor all’interno dell’istituto dovrà avere: un contratto a tempo indeterminato e almeno cinque anni di anzianità, aver svolto compiti che vanno al di là dell’insegnamento quindi di formazione, orientamento, attività extra scolastiche, presentare apposita domanda con un impegno almeno per tre anni.
Questi requisiti non sono indispensabili, sono delle linee guida fornite al docente, tuttavia la scuola anche su base della disponibilità, potrà stabilire come procedere. Per evitare “buchi” nella selezione del personale sarà possibile anche rivolgersi a nuovi assunti o comunque rintracciare figure che non abbiano tutti e tre i requisiti ma almeno uno. Al momento non è chiaro se i docenti supplenti o comunque precari possano prendere parte alla selezione, ma probabilmente laddove ci sia carenza di personale la ricerca sarà estesa poiché questi elementi andranno integrati nell’organico.