Quando sei in compagnia hai sempre il cellulare tra le tue mani’ Ecco la motivazione per cui hai questo comportamento
La comunicazione è il mezzo più potente che abbiamo e, come dicono alcuni sociologici, non è possibile non comunicare. Bisogna sottolineare che oggi a far parte di noi come un terzo braccio o gamba è lui, lo smartphone. Questo aggeggio ha cambiato totalmente il mondo, la società e il modo di comunicare con gli altri, divenendo anche un materiale di cui non possiamo assolutamente fare a meno anche quando siamo in compagnia. Ma cosa ci porta a non staccarci da esso?
Le nuove tecnologie sono sempre con noi, quando siamo al supermercato, al dentista e perfino in compagnia di amici e parenti. Una ricerca condotta in America riferisce che il 50% degli intervistati non potrebbe vivere senza lo smartphone.
Chiunque, in compagnia di un amico, un familiare o un partner è stato distratto almeno una volta dal cellulare e ha sperimentato che l’utilizzo di quest’ultimo possa aver lasciato nell’altra persona un senso di vuoto e allontanamento.
In tutto ciò esiste la tecnofobia che analizza la potenziale interferenza nelle interazioni sociali face to face.
Lo smartphone comporta sia dei vantaggi che degli svantaggi, uno di questi è il phubbing. Questo termine sta ad analizzare l’unione di due termini inglesi, snubbing (che deriva da “snub”, cioè “snobbare”) e phone, ossia “telefono”.
Il termine Phubbing fa riferimento a una situazione in cui una persona privilegia l’interazione con il proprio smartphone a quella con gli altri, che siano amici, parenti o altro. Con questo atteggiamento si trascura la persona fisica per dare assoluta importanza al dispositivo elettronico che viene controllato compulsivamente anche quando non vi è la necessità.
La dottoressa Edvide Leotta , psicologa e psicoterapeuta del Centro Synesis di Monza afferma: “Per molti il web ricopre un ruolo sempre più centrale anche al di fuori dell’ambito professionale. Per esempio, a tanti capita di avere più informazioni sulle persone seguite sui social network che su quelle con cui si ha un legame affettivo reale. Ciò avviene perché, se non si mettono paletti nell’uso dello smartphone, è difficile farne a meno”.
Altre volte il phubbing avviene quando ci si trova in situazioni imbarazzanti, utilizzato come mezzo per allontanarsi dalla realtà. Nei casi più estremi, alla base di questo comportamento vi è la presenza di una dipendenza da cellulare, cui gli effetti sono simili a quelli degli stupefacenti.
La dottoressa chiarisce che qualche volta potrebbe essere un punto a favore fare phubbing: “A volte, però, lo smartphone può essere utile a creare relazioni. È il caso, per esempio, di quando lo si usa per vedere video o foto insieme a una persona con cui si ha poca confidenza. Diversamente dal phubbing, in queste circostanze chi si ha di fronte non è escluso, bensì coinvolto”. Per godere appieno della compagnia delle persone può essere utile tenere lo smartphone in borsa o in tasca e, per evitare tentazioni disattivare dati e notifiche.
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