Secondo un recente studio, chi soffre di pressione alta non dovrebbe vivere in un posto con determinate caratteristiche. Vediamo quali sono.
Si sa, vivere in un luogo piuttosto che in un altro sembra incidere enormemente sulla nostra salute. Lo sa bene chi ha la fortuna di trascorrere la propria quotidianità al mare o in montagna, lontano dal rumore tipico delle grandi città.
Tra i fattori che incidono sul benessere della vita di ognuno e che il rumore influenza negativamente, c’è, ad esempio, la qualità del sonno, anch’esso fondamentale per mantenere i giusti livelli di pressione arteriosa e dunque evitare gravi ripercussioni sulla salute (quali ictus o infarto). L’inquinamento acustico, infatti, sembrerebbe peggiorare non solo i livelli di stress, ma anche le condizioni di chi è a rischio ipertensione.
È quanto è emerso da un recente studio, condotto presso le Università di Oxford e di Pechino e pubblicato sul JACC Advances Magazine: tra gli individui presi in esame, quelli maggiormente esposti ai rumori delle strade trafficate sembrerebbero sviluppare una maggiore propensione ai disturbi legati all’ipertensione. In particolare, i ricercatori hanno analizzato quasi 250mila persone, senza patologie legate alla pressione, con un’età compresa tra i 40 e i 69 anni.
Cosa ci dicono i risultati della ricerca e dove non vivere se si soffre di pressione alta
Dai dati raccolti durante questo periodo di studio e monitoraggio (durato più di 8 anni), è risultato che ci sarebbe, di fatto, una correlazione tra la pressione alta e il posto in cui si vive. Infatti, coloro che avevano vissuto in zone con un inquinamento acustico particolarmente alto avevano sviluppato un maggior rischio di ipertensione. I soggetti che, al contrario, non avevano dovuto avere a che fare col traffico stradale, non sembravano avere alcun disagio leggo alla pressione.
In particolare, a soffrirne maggiormente sono risultati essere gli individui che era stati sottoposti non soltanto al rumore cittadino, ma anche all’esposizione a polveri sottili, smog e tutto ciò che sia correlato all’inquinamento atmosferico.
I preziosi valori raccolti dallo studio saranno in seguito maggiormente analizzati per studiare precisamente quale sia la risposta fisiologica secondo la quale il rumore influenzi la pressione sanguigna.
I ricercatori di tale ricerca chiedono ai vari governi di poter concretizzare quanto prima specifiche scelte politiche con l’ obiettivo di limitare il più possibile sia l’inquinamento acustico, che, chiaramente, quello atmosferico. Questo è fondamentale per la tutela della salute di ognuno ed è importante investire maggiorente in tali ricerche e progetti.