Orsa JJ4, dopo la cattura per la morte di Andrea Papi è stata rivelata la triste fine dei suoi cuccioli: ecco cosa sta accadendo nel dettaglio.
Sono trascorse circa due settimane da quel pomeriggio del 5 aprile 2023, giorno in cui il 26enne Andrea Papi è stato ucciso da un’orsa mentre si trovava nei boschi della Val di Sole. Secondo una prima versione dei fatti il giovane era andato a fare footing prima di essere attaccato dall’animale, mentre negli ultimi giorni si è fatta avanti l’ipotesi che Andrea, appassionato di fotografia, si fosse addentrato nei boschi per fotografare proprio l’orsa con i suoi cuccioli. Quest’ultima versione offrirebbe una motivazione dell’attacco a Papi da parte dell’orsa, che probabilmente potrebbe aver visto in lui un pericolo per i suoi cuccioli.
Indipendentemente dalle motivazioni e da quello che Andrea stava facendo nel bosco, rimane il dolore immenso per la morte del giovane, che ha portato alla cattura dell’orsa JJ4, riconosciuta l’artefice dell’attacco. L’orsa ha 3 cuccioli che si presume siano nati nel 2021. I piccoli, dunque, hanno circa 2 anni. Ma cosa ne sarà di loro ora che la mamma è stata catturata? La verità è stata appena rivelata.
Dopo la morte di Andrea Papi, ucciso da un’orsa lo scorso 5 aprile, il Presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti aveva emesso un’ordinanza di abbattimento nei confronti dell’animale, e la cosa aveva scatenato le proteste degli animalisti e di una parte della popolazione. Per ora l’orsa JJ4, ritenuta responsabile dell’attacco, è stata catturata, ma sono tantissime le persone che ne chiedono a gran voce la liberazione e soprattutto il ritorno dai suoi cuccioli. Cosa ne sarà di loro ora che lei è stata catturata? Secondo la dirigente della Protezione Civile Raffaella De Col, i piccoli potrebbero essere autosufficienti e continuare a vivere anche senza la loro madre.
Secondo la Protezione Civile, infatti, i cuccioli di JJ4 non sono neonati ma avrebbero circa 2 anni, per cui è probabile che entro l’estate sarebbero stati liberi e autonomi. I piccoli pesano già tra i 35 e i 40 kg e a quanto pare sarebbero nella fase di svezzamento, perciò già quasi del tutto capaci di badare a se stessi. Non la pensano così, però, le associazioni di animalisti e veterinari, che invece chiedono la liberazione dell’orsa e soprattutto chiedono al Trentino di trovare delle modalità diverse per proteggere i propri abitanti dagli attacchi degli orsi. La convivenza, secondo loro, potrebbe continuare se la gente venisse educata su come comportarsi in caso di incontro con un orso.
Anche per la famiglia della vittima Andrea Papi l’abbattimento non è la soluzione migliore: “Troppo comodo cercare di chiudere questa tragedia eliminando un animale, al quale non si può attribuire la volontà di uccidere”, ha detto suo padre Carlo, “La vita dell’orsa non ci restituirà nostro figlio. Noi vogliamo giustizia, non vendetta”.
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