Attenzione alla provenienza delle fragole: un test effettuato in Germania ci rivela che alcune sono piene di pesticidi
Le fragole sono un ottimo frutto primaverile, ricco di vitamine con pochi zuccheri ma, purtroppo, le aziende che producono questo tipo di colture, sono più preoccupate dalla quantità che della qualità. La produzione deve essere abbondante e soprattutto senza difetti, quindi lo scarto deve essere al minimo per rendere economicamente il massimo. Specialmente le aziende che esportano in parecchi paesi i loro prodotti, devono avere la certezza che non ci siano perdite economiche.
Per ottenere questi risultati uno dei modi usati è riempire le colture di pesticidi, con queste sostanze le fragole crescono molto e velocemente e non vengono intaccate da parassiti o da insetti. Certamente però, pur lavandole accuratamente, mangiamo anche noi i pesticidi e questo non giova alla nostra salute. In Germania, paese in cui l’ecologia ha un importante rilevanza, hanno effettuato un test su fragole di varia provenienza per capire in che quantità questi pesticidi siano presenti nei frutti.
Quali sono le zone da cui provengono le fragole contenenti più pesticidi?
I ricercatori di Oko Institut, un ente tedesco indipendente che lavora su queste tematiche, ha preso in considerazione 14 tipi di fragole provenienti da vari paesi europei e non, vendute nei supermercati. L’analisi è stata scioccante: hanno rilevato, su alcune, la presenza addirittura di un cocktail di sette pesticidi diversi! 4 aziende sono quelle che non hanno superato il test, ma comunque 8 su 14 risultano contaminate da vari composti chimici. La maggior parte di queste fragole proviene da aziende agricole spagnole, in particolare della zona di Huelva. Anche in Italia, benché abbiamo una nostra produzione, nei supermercati troviamo fragole spagnole soprattutto fra le primizie.
Gli esperti tedeschi ci dicono anche, che oltre alla contaminazione delle fragole, il modo di produrre di queste aziende ha anche un impatto ambientale negativo. Uno dei pesticidi trovati nelle fragole è vietato dall’ Unione Europea in quanto tossico per le api e noi sappiamo quanto siano importanti le api per il nostro ecosistema.
Inoltre, dal punto di vista ambientale, c’è il problema dell’acqua: le fragole hanno bisogno di grandissime quantità di acqua e questa scarseggia nella zona dove sono situate queste aziende; quindi vengono scavati pozzi sempre più profondi, illegali, per procurarsela.
Il test ci fa capire che dobbiamo fare molta attenzione alle fragole che compriamo. Tra le fragole non contaminate da pesticidi ci sono quelle prodotte per Lidl e Aldi. Anche se fare la spesa sembra sempre più difficile, guardare la provenienza è fondamentale per la nostra salute e per l’ambiente.