Una nuova importante opportunità di lavoro potrebbe essere avviata a breve: chi vuole diventare vigile urbano non dovrebbe lasciarsi scappare il bando in arrivo
Un’opportunità da non lasciarsi scappare che a breve dovrebbe essere sbloccata ed avviata, portando all’offerta di ben 800 posti di lavoro al servizio del ‘comune’ più importante d’Italia. Il bando riguarda infatti l’assunzione di Vigili Urbani per la città di Roma, una questione della quale si discute da tempo e che pare ora essere vicina alla concretizzazione.
Questo anche perché ci si avvia verso il Giubileo e la Capitale deve essere pronta anche per tutto ciò che riguarda le forze di sicurezza e controllo messe in campo. L’annuncio è arrivato dall’assessore delle Politiche del personale del Campidoglio Andrea Catarci e si tratta di una notizia attesa da molti che finalmente apre le porte ad una nuova maxi possibilità di assunzione.
Assunzione di 800 vigili del fuoco: tutti i dettagli sul bando in arrivo
Manca ancora l’ufficialità ma è già possibile avere un’idea di come il bando sarà strutturato e, dunque, di come partecipare alla selezione. Si ipotizza che gli 800 Vigili Urbani possano entrare in servizio entro la fine del 2023 o al massimo entro l’avvio del 2024; da qui la stima temporale di quanto il bando potrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale ovvero tra i mesi di aprile e maggio del 2023. Ma non è tutto perché dal momento che il Comune ha più volte sottolineato la necessità di coprire con urgenza 1500 posizioni, è altamente probabile che, terminato il primo bando, ne possa essere promulgato un secondo proprio per completare il maxi blocco di assunzioni.
Con certezza il bando offrirà agli 800 assunti un contratto a tempo indeterminato con uno stipendio al netto delle imposte, di 1.695 euro mensili. Per candidarsi occorrerà attendere la pubblicazione, sul sito del Comune di Roma, del bando di selezione, accedendo all’area dedicata ai concorsi.
I requisiti per la partecipazione al bando, oltre alla maggiore età, sono il titolo di studio ovvero almeno un diploma di istruzione secondaria di secondo grado; inoltre saranno certamente richiesti la cittadinanza italiana o di un altro stato membro dell’UE ed il pieno godimento di diritti politici e civili.
Ma vi saranno anche tutta un’altra serie di requisiti: dall’assenza di condanne penali pregresse e passate in giudicato per reati che comportino l’interdizione dai pubblici uffici, la conoscenza di una lingua straniera e dell’informatica ad almeno un livello base; l’essere inclusi nell’elettorato politico attivo ed il non essere stati, per persistente insufficiente rendimento, destituiti o dispensati dall’impiego presso una PA o da un impiego statale, perché dichiarati decaduti o licenziati. Ed infine l’idoneità fisica all’impiego.