Una persona su due a rischio di contrarre un nuovo virus potenzialmente letale: ecco costa sta succedendo in tutto il mondo.
Temperature a parte, si prospettano una primavera e un estate molto calde sul fronte della salute. Se pensavamo che dopo la fase acuta del Covid il peggio fosse passato, ci siamo sbagliati di grosso. Un nuovo nemico, stavolta visibile, si aggira per il globo, seminando contagi e vittime. A lanciare l’allarme è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Il virus in questione risponde al nome di Dengue. Il tasso di contagio, monitorato con rinnovata attenzione in Italia ormai da qualche settimana, ha registrato un netto peggioramento. Inizialmente, trattandosi di un virus di importazione, la preoccupazione era abbastanza contenuta. Ma la realtà ha smentito le previsioni: la diffusione è in aumento e ora almeno il 50% della popolazione è considerato a rischio.
Il nuovo virus che fa tremare il nostro paese (e non solo)
Se nel caso del Covid i riflettori erano puntati soprattutto sulla Cina, l’emergenza Dengue è concentrata – almeno per ora – in Argentina, con già 41.257 casi di contagio e 39 decessi. Ma l’Organizzazione mondiale della sanità ha deciso di lanciare un allarme internazionale: le sue stime parlano di circa 390 milioni di persone colpite in tutto il mondo, e se la malattia non è in genere preoccupante per le persone sane, i soggetti fragili, come quelli affetti da malattie cardiovascolari o diabete, risultano particolarmente vulnerabili.
La dengue si trasmette esclusivamente tramite la puntura di una zanzara e la strategia migliore anti-contagio è la prevenzione, dato che non esiste una cura specifica per questo virus. I soggetti contagiati nella maggior parte dei casi vengono trattati con farmaci adatti ad alleviare i sintomi causati dall’infezione, come gli antipiretici per la febbre. Onde evitare conseguenze potenzialmente disastrose, il consiglio degli esperti è quello di adottare strategie per evitare le punture.
Gli strumenti di prevenzione sono svariati: si va dall’uso di efficaci repellenti, indumenti adatti e zanzariere, alla rimozione delle acque stagnanti (per esempio nei sottovasi) e alla disinfestazione dei luoghi più colpiti. Nel frattempo, per scongiurare il peggio, l’Agenzia europea per il farmaco (Ema) ha approvato un nuovo vaccino ad hoc che potrebbe coprire buona parte della popolazione, dai 4 anni in su. La cronaca sanitaria anche recente insegna che prevenire è meglio che curare.