I brufoli non sono solo un segno distintivo della pubertà: l’acne adulta è in aumento a causa di diversi fattori. La guida per migliorare la propria pelle
Se un tempo l’acne era un fenomeno circoscritto all’età adolescenziale, oggi riguarda sempre più l’intera popolazione. La buona notizia è che, alla luce di questa crescente diffusione, ci sono più studi e ricerche sui vari tipi di acne e più opzioni di trattamento che mai.
L’alimentazione, lo stress e gli ormoni sballati sono tra i principali indiziati, e una buona igiene unita a uno stile di vita sano (attività fisica all’aria aperta, esposizione al sole, niente fumo e poco alcool) sono sempre ottime armi di difesa, anche se è il caso di fare opportuno distinguo tra i tre principali tipi di acne.
Tutto quello che non avete mai saputo sull’acne
Partiamo dall’acne cistica. Si tratta di protuberanze profonde che colpisce frequentemente i soggetti con la pelle grassa nelle donne di solito si trovano lungo la mascella e il mento. In poche parole, una combinazione di olio (sebo), sporco e pelle morta rimane intrappolata nei pori (specialmente durante le mestruazioni, poiché gli estrogeni possono causare un aumento della produzione di sebo). Le lesioni possono provocare dolori e arrossamenti e causare l’iperpigmentazione post-infiammatoria (macchie scure) e cicatrici molto tempo dopo la guarigione. Per questo motivo il trattamento rapido dell’acne cistica è fondamentale.
Il rimedio? Una routine di cura della pelle costante può aiutare: lavare due volte al giorno con un detergente contenente esfolianti chimici come l’acido glicolico e applicare un retinoide di notte. Nei casi più gravi è opportuni consultare un dermatologo. Alcune pillole anticoncezionali che contengono estrogeni e progestinici sono approvate dalla FDA per il trattamento dell’acne: l’introduzione di quegli ormoni può abbassare il livello di androgeni che causano l’acne come il testosterone, che stimolano la ghiandola sebacea a produrre più sebo.
Passiamo ai punti neri e bianchi. Si tratta di “tappi di sebo” in un poro, o follicolo pilifero. Un punto nero è costituito da sebo più batteri e cellule morte della pelle che tappano l’apertura del poro. Quando un poro ostruito si chiude, si forma un punto bianco. Questi sono più superficiali dei punti cistici. I punti neri sono tali perché quando il sebo, i batteri e le cellule morte della pelle sono esposti all’aria, tutto si ossida, diventando più scuro. Nei brufoli, invece, le impurità sono sotto la pelle e non entrano a contatto con l’aria. Per quanto riguarda il trattamento, l’acido salicilico è un must perché può penetrare nei pori e sbloccarli.
Veniamo infine ad altri inestetismi cutanei. Anche chi ha una carnagione chiara è soggetto a sfoghi poco piacevoli da vedere. Oltre ai soliti colpevoli (sporcizia, olio e pelle morta), anche il sudore è un fattore importante. Molte donne notano che i punti più critici sono quelli in cui i reggiseni intrappolano il sudore. Per il trattamento si raccomanda un detergente al perossido di benzoile per eliminare i batteri che causano imperfezioni. Occhio ai prodotti che usate per la depilazione e per lavarvi i capelli: alcuni possono provocare irritazioni cutanee e una sovrapproduzione di olio, e l’opzione migliore è la depilazione laser.