Mai sottovalutare questo sintomo fastidioso. Ecco quando deve far allarmare e cosa si deve fare se si è preoccupati: allerta massima
Se da un lato si deve cercare di vivere la propria salute come una curva che può variare di giorno in giorno, dove un malessere momentaneo non deve per forza preannunciare un malanno peggiore ma semplicemente un calo delle forze, dall’altro non si devono sottovalutare i segnali importanti che ci dà il corpo. Se percepiamo questo sintomo e non riusciamo a capire cosa lo stia causando, non lasciamo perdere: ecco cosa si deve sapere.
Può capitare a tutti, almeno una volta nella vita, di sentire quello che viene chiamato “groppo in gola”. Si tratta di una sensazione spiacevole e fastidiosa, che può essere causata da un momento di tensione: prima di essere interrogati, ad esempio, o prima di un evento importante. In alcune situazioni, però, indica che ci sta sotto ben altro ed è necessario indagare: ecco cosa può nascondere.
Attenzione a questo sintomo: non è un semplice mal di gola
La sensazione di nodo in gola, che non si scioglie neanche bevendo qualcosa e con qualche respiro profondo, è comune a molte persone e può capitare in situazioni di stress. Addirittura, questo può essere accompagnato anche da alterazioni della voce: nel gergo medico si chiamano “disfonie” ed indicano emozioni negative e incapacità di gestione dell’ansia.
Se abbiamo un nodo in gola che ci impedisce di parlare, dobbiamo cercare di capirne la causa il prima possibile, in modo da agire in fretta: i sintomi sono voce affaticata e discontinua, sensazione di oppressione in gola e muscoli del collo tesi. Lo specialista da cui si può andare è il foniatra o l’otorinolaringoiatra: una delle cause principali di queste sensazioni è il reflusso gastroesofageo, cioè la risalita del contenuto dello stomaco lungo l’esofago.
I sintomi del reflusso, che coinvolgono la gola poiché può arrivare fino a quella zona così alta dell’apparato digerente, sono acidità, calore, dolore all’altezza dello sterno e bruciore. Un reflusso non curato, oltre che causare sintomi molto fastidiosi, può portare anche alla formazione di un tumore all’esofago, che può crearsi in seguito alla continua infiammazione causata dal reflusso stesso.
Per rimediare al reflusso, innanzitutto ci si deve recare da un gastroenterologo, che saprà indicare la via farmacologica più efficace. Inoltre, è bene seguire una dieta varia ed equilibrata, evitando pasti troppo abbondanti e ricchi di grassi. Sempre meglio evitare alcol, cibo fritto, cotto alla brace o a lunga conservazione; anche il fumo fa male, così come l’abitudine di saltare i pasti, poiché favorisce l’accumulo di acido nello stomaco.