Un uomo non è proprio riuscito a regolarsi e ha bevuto litri e litri di birra: le conseguenze sono state pesantissime.
Le feste natalizie, ormai passate da qualche settimana, hanno rappresentato senza dubbio l’occasione ideale per staccare dal tran-tran lavorativo e passare qualche ora in allegria e serenità con la propria famiglia e con gli amici di sempre. Ovviamente, le rimpatriate sono quasi sempre caratterizzate da grandi mangiate e anche da bevute importanti. Specialmente nei giorni di festa si tende ad alzare il gomito e a celebrare fin troppo le belle serate con amici e parenti. Come sa bene chi si è preso almeno una sbornia nella sua vita, il mattino dopo è sempre un gran problema: mal di testa, nausea, stanchezza, dolori e in alcuni casi anche vomito.
I sintomi post-ubriacatura sono davvero molto difficili da smaltire e per questo, da qualche tempo, gli scienziati si sono attivati per realizzare dei farmaci che possano evitare gli effetti collaterali. Un rimedio che avrebbe fatto molto comodo soprattutto ad un uomo di 37 anni che si è scolato una marea di litri di birra e ha avuto mal di testa ininterrottamente per settimane.
28 litri di birra e un mal di testa da record: la storia di un 37enne scozzese
Quella che racconta anche il sito Everyeye è una storia che ha visto protagonista un uomo scozzese. I medici del Southern General Hospital di Glasgow, dove l’uomo si era presentato in seguito alla sua sbornia colossale, si resero subito conto di essere di fronte ad un caso più unico che raro.
L’uomo, infatti, lamentava un mal di testa persistente ma le indagini strumentali non fecero emergere nulla: non c’erano traumi cranici, né tantomeno infezioni. Insomma, il 37enne stava benissimo, almeno all’apparenza.
Solo dopo una serie di domande da parte dei sanitari lo scozzese ha confessato di aver bevuto una grande quantità di alcol. L’uomo aveva infatti ingurgitato qualcosa come 28 litri di birra in soli quattro giorni. Per circa 48 ore il mal di testa è stato accompagnato da nausea e vomito, ma dopo un paio di giorni è rimasta solo l’emicrania, che è proseguita per settimane.
La terapia dei medici ha funzionato
Dopo una puntura lombare è effettivamente emerso che il 37enne aveva un significativo aumento di pressione intorno al cervello; inoltre, le analisi del sangue hanno fatto saltare fuori alti livelli di lupus autocoagulante.
Per farla breve, secondo i medici dell’ospedale di Glasgow, il corpo stava attaccando i suoi stessi tessuti: per questo motivo lo staff medico ha ritenuto opportuno somministrare all’uomo degli anticoagulanti. La rivista The Lancet fa sapere che dopo un periodo di terapia il mal di testa è scomparso e il 37enne è potuto tornare alla sua vita di tutti i giorni.