Happy Meal ma non troppo. Quando per un “panino” si spende una cifra cosi alta tutto diventa un po’ più indigesto. Non ci credi? Ecco cosa è successo.
Ci sono brand che nonostante le critiche hanno fatto la storia. Volente o nolente. Non importano le critiche, il punto è poter diventare un simbolo
Happy Meal: la felicità degli anni 90
Pensate per esempio a Mc Donald’s. Un brand di fast food conosciutissimo sia in America che in Italia. Sappiamo tutti che il cibo cucinato nei fast food è tutto tranne che sano, eppure non riusciamo a farne a meno.
Fin da bambini, quando il Mc era il luogo preferito dove festeggiare i nostri compleanni. Ammettilo: anche tu adoravi scartare il tuo Happy Meal per vedere finalmente quale sorpresa ti sarebbe spuntata fuori.
Un semplice panino con hamburger, delle patatine, una coca e una piccola sorpresa: a quella generazione di bambini bastava poco per essere felici. L’Happy Meal (letteralmente pasto felice) è stato il primo esperimento di offerta dedicata ai più piccoli in un fast food. Oggi tantissimi, grandi e piccini, scelgono di pranzare con un Happy Meal per un pasto felice.
L’omaggio della moda
Quell’iconico scatolino che ha segnato per sempre la nostra infanzia, presto potrebbe diventare qualcos’altro, qualcosa di molto più lussuoso. Ives Sant Laurent ha voluto realizzare una borsa che ricorda tantissimo il design delle scatoline della felicità di Mc Donald’s.
Il bauletto Yves Saint Laurent come un Happy Meal
Un design decisamente originale per una borsa di lusso, che ha fatto un po’ arrabbiare i puristi del lusso, che non riescono a concepire l’omaggio alla patria del fast food americano. Chi è cresciuto nei primi anni 90 però adorerà di sicuro questo omaggio. Chi non vorrebbe girare sempre e dico sempre con un Happy Meal sottobraccio?
Inoltre, questo nuovo design sembra regalare un’opzione decisamente più spaziosa ai clienti affezionati. Il prezzo di questo nuovo ricercatissimo modello Ives Sant Laurent? Per la loro media è decisamente basso: appena 2000 euro.
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I commenti di accoglienza del prodotto sui social non sono stati di certo tutti lusinghieri. C’è stato chi ha definito il bauletto decisamente brutto, chi si è azzardato addirittura a dire che i designer del brand dovevano essere a corto di idee quando lo hanno progettato.
Eppure, siamo fermamente convinti che qualcuno pagherebbe anche più di 2000 euro per poter avere il suo pasto preferito sempre sottobraccio. La moda è fatta anche di questo: un pizzico di trash, ogni tanto, non guasta.