Ci sono delle armi che sono talmente tanto distruttive da arrivare ad essere proibite anche nelle guerre. In particolar modo, 5 armi sono considerate addirittura disumane. Ecco quali sono.
Sembrerebbe un’affermazione surreale eppure anche in guerra ci sono delle regole ben precise da rispettare. Sembra di essere dinanzi ad un paradosso, considerando che nel momento in cui si va in guerra le intenzioni di pace di determinati popoli vengono meno. C’è da dire però che anche in queste contese bisognerebbe essere corretti.
In particolare, ci sono alcune armi che non devono essere assolutamente utilizzate nei conflitti. Si tratta di armi che molto spesso sono considerate imprecise, brutali e anche crudeli. Non c’è nemmeno uno schieramento che vorrebbe vedere il nemico utilizzare queste armi. Cosa avranno di così tremendo?
Le armi proibite in guerra
La prima arma ad essere vietata sono i bastoncini Punji. Si tratta di uno strumento che veniva utilizzato dall’ esercito Vietnam del Nord negli anni 60, nella guerra contro gli Stati Uniti d’America. Erano delle vere e proprie trappole mortali, con cui i soldati non solo venivano feriti, ma anche uccisi pur essendo totalmente ignari. Questi bastoncini generalmente venivano nascosti nelle foreste ed erano fatti di bambù. Molto spesso sulla loro punta veniva anche messo del veleno, in modo tale da infettare anche la ferita che si andava a generare.
A seguire abbiamo il Napalm, ossia un composto incendiario esplosivo utilizzato da soldati in tutto il mondo. Si tratta di una sostanza tremenda, dato che a causa di un agente gelificante presente nella sua composizione, coloro i quali venivano colpiti erano vittime di potenti combustioni.
Altra arma che, se utilizzata, viene addirittura commesso un crimine di guerra, è quella costituita dai frammenti non rilevabili. In pratica si tratta di quei pezzi di proiettili che non vengono rilevati all’interno del corpo umano nemmeno attraverso la sottoposizione ai raggi X. Di conseguenza, non essendo rilevati, non possono essere nemmeno estratti mediante un’operazione chirurgica.
Ci sono poi le armi biologiche che non solo sono vietate da utilizzare, ma non possono essere nemmeno prodotte, sviluppate, trasferite e sottoposte a stoccaggio. Questo perché sono estremamente pericolose, in quanto potrebbero innescare gravi epidemie o pandemie.
Anche le armi chimiche, differenti da quelle biologiche, sono bandite. Nonostante presentino una pericolosità minore, si tratta pur sempre di sostanze che possono creare grandi danni a coloro i quali vengono sottoposti ad esse. Si tratta di armi che diffondono batteri, virus e portano quindi a malattie. Non sempre però c’è un vaccino o un antidoto per questa malattia e si possono avere delle conseguenze fisiche permanenti.
Infine, l’ultima arma che è stata totalmente vietata anche in guerra, è l’arma laser accecante. Si tratta di armi che possono causare la cecità permanente.
In conclusione, sembra davvero paradossale che ci siano delle armi, prima progettate e poi vietate, per farsi guerra a vicenda. Ma pare ci sia dell’umano anche nelle azioni considerate disumane.