Matteo Renzi ha raccontato un aneddoto su un voto in più che gli avrebbe davvero cambiato la vita e che purtroppo non ha ricevuto. L’ex premier ha spiegato con rammarico cosa gli è accaduto, sostenendo di essere stato un vero ‘sciocco’.
Nessuno se lo sarebbe mai aspettato eppure Matteo Renzi è stato molto severo con se stesso per non aver preso un voto più che sarebbe stato necessario e gli avrebbe cambiato le cose. Una storia che gli ha lasciato un grande amaro in bocca, forse di più di alcune sconfitte politiche.
L’ex premier ha raccontato una storia quasi inedita in un’intervista rilasciata tempo fa a Pif, una chiacchierata in auto in cui Renzi si è lasciato andare ad alcune confessioni che non capita di dire sicuramente tutti i giorni.
Matteo Renzi e il racconto sul voto in più non ricevuto
Matteo Renzi nell’intervista rilasciata a Pif ha raccontato uno dei grandi rimpianti della sua vita, una storia che riguarda il suo passato e che diciamo non ha mai pubblicizzato più di tanto.
Con il giornalista siciliano, però, si è lasciato andare e gli ha raccontato di un aneddoto di quando era uno studente universitario. L’ex premier nonostante siano passati anni ancora rimpiange il mancato 110 e lode alla laurea. Renzi non ha mai nascosto di essere una persona molto ambiziosa, potremmo definirlo anche perfezionista, motivo per cui non aver preso il massimo alla laurea l’ha deluso moltissimo.
Pif già conosceva il voto di laurea di Matteo Renzi e nell’intervista in auto gli ha domandato: “Un 109 come voto di laurea per aver litigato con il relatore?“. Renzi non si è tirato indietro e ha risposto: “Ok, su questa rosico. È vero: ho preso 109. Penso di essere uno dei pochi cog… in Italia“.
Un’autocritica dall’ex premier che è davvero inaspettata. Non capita spesso di ascoltare Matteo Renzi dire di aver sbagliato e invece su questa storia ha fatto un passo indietro. Il Renzi studente ci teneva moltissimo ad ottenere il massimo alla laurea, così ha rifiutato ben tre volte l’ultimo esame altrimenti gli avrebbe rovinato la media e reso impossibile raggiungere l’ambito traguardo.
“Ho rifiutato per tre volte il voto dell’ultimo esame“, queste le parole di Renzi a Pif. L’ex premier aveva scritto una tesi di laurea su Giorgio La Pira, uno dei padri della costituzione. Quando il giornalista gli ha domandato se avesse più sentito il relatore della tesi, il leader di Italia Viva non ha risposto, lasciando intendere che la storia potrebbe non essere finita il giorno della laurea.