Lucina Littizzetto si espone sul caso che ha indignato l’Italia, riguardo alla professoressa colpita in classe dai propri alunni con i pallini di una pistola ad aria compressa.
È accaduto nell’ottobre scorso, ma le polemiche non si sono ancora attenuate, tutt’altro! Adesso un intervento di Luciana Littizzetto, che prima di approdare nel mondo dello spettacolo è stata professoressa di musica e poi di Lettere in una scuola media di Torino, ha rimesso in moto la macchina delle opinioni e la vicenda è finita anche a Le Iene recentemente.
I fatti accaduti nella scuola di Rovigo e la denuncia della docente
La docente ha denunciato tutta la classe, dichiarando tra le lacrime, davanti alle telecamere del programma di Italia Uno, di aver provato dolore fisico e umiliazione. Ha aggiunto inoltre che i ragazzi avevano calcolato tutto perché volevano pubblicare il video su Tik Tok e che tutti hanno partecipato all’azione e che ritiene che debbano essere puniti, in modo che capiscano che “il fare male non va bene”.
A Le Iene è intervenuta anche una studentessa che ha dato la sua versione dei fatti, raccontando che quando è intervenuto il vicepreside per chiedere chi fosse stato, nessuno ha risposto. La giovane ha anche riferito che la prof dopo il fatto, aveva paura di rientrare in classe ed è solo tornata accompagnata da un’altra insegnante. “Abbiamo fatto incontri con una psicologa”: ha fatto sapere la ragazza.
La dichiarazione di Luciana Littizzetto
In queste ultime ore stanno facendo scalpore le parole di una ex professoressa, oggi famosa comica e attrice, nonché conduttrice radiofonica: Luciana Littizzetto. Proprio a La bomba su Radio Deejay, il volto noto di Che tempo che fa ha detto che il gesto è stato violento e assurdo, ma che c’è da mettere in discussione anche la gestione della professoressa in questione. “Ho insegnato per 9 anni e nessuno mi ha mai sparato” ha sottolineato l’artista piemontese, ammettendo che però i tempi sono cambiati: “C’erano delle classi particolarmente turbolente, tiravano gessetti, ma non ho mai pensato di denunciare, scrivere ai giornali. Era una faccenda mia e della scuola e mi dicevo: o imparo a gestire le classi difficili o è meglio che cambi mestiere”.
Luciana Littizzetto ha continuato dicendo che bisogna imparare ad avere a che fare con i giovani (che lei ha chiamato energumeni), perché se si è deboli, loro ci marciano tantissimo visto che, di fondo, rifiutano la debolezza. Secondo l’artista non esite una classe ingestibile, ma esistono professori particolarmente bravi che riescono a stabilire una relazione eccellente con gli alunni. Per la Littizzetto è tutta una questione di empatia: “È quel qualcosa che fa intuire ai ragazzi che li ami, che sei lì perché ti piace, ti interessa veramente quello che pensano. Se riesci a creare questa sensazione non ti sparano con la pistola ad aria compressa”.