Il 2023 si apre con una bella notizia per alcune categorie di lavoratori: in busta paga arriva un importante bonus.
Il 2022 che ci siamo messi ormai alle spalle è stato un anno molto duro per tante famiglie italiane, che si sono ritrovate a fronteggiare i tanti rincari generati dalla pandemia di Covid-19 e dalla guerra in Ucraina. L’aumento dei prezzi, che ha riguardato in particolare le bollette di luce e gas (ma anche i generi alimentari), ha creato enormi difficoltà ad un gran numero di nuclei familiari che hanno fatto grande fatica ad arrivare alla fine del mese. La speranza è che il 2023 possa essere un anno senza ulteriori aumenti, magari potendo anche contare su alcuni aiuti da parte del governo.
Nell’ultimo periodo, infatti, i vari bonus hanno consentito alle famiglie italiane di respirare e reggere l’urto dei numerosi rincari. Fortunatamente il 2023 sembra iniziare con una buona notizia che sta facendo felici moltissimi lavoratori: di cosa si tratta?
Doppio bonus a gennaio per alcuni lavoratori: tutti i dettagli
Come spiegato anche dal sito Nanopress, infatti, alcune categorie di lavoratori potranno beneficiare di un doppio bonus nella busta paga di gennaio che rappresenterà un grande aiuto in questo periodo di difficoltà economica.
Il doppio bonus è frutto di due azioni: la prima riguarda il primo di gennaio, ovvero Capodanno, mentre l’altra fa riferimento al taglio del cuneo fiscale. Il giorno di Capodanno, caduto di domenica, viene conteggiato per molti lavoratori come festività non goduta: in questo caso il lavoratore ha diritto ad una retribuzione ulteriore, come stabilito dalla legge, che è pari alla percentuale giornaliera percepita.
Questo bonus verrà garantito a coloro che hanno effettivamente lavorato nel primo giorno dell’anno, ma anche chi non si trovava sul posto di lavoro il 1 gennaio otterrà il bonus in busta paga, dato che il Capodanno – come accennato – è caduto di domenica.
Coloro che hanno lavorato a Capodanno potranno beneficiare di un aumento in busta paga che sarà proporzionato a quello previsto dai contratti nazionali collettivi. Un esempio è quello dei camerieri, che beneficeranno di un aumento del 25% per le ore di lavoro svolte dalle 23 alle 6.
Gli importi per chi non ha lavorato il 1 gennaio
Per coloro che invece non hanno lavorato il 1 gennaio si procede al seguente calcolo degli importi: gli impiegati e i lavoratori con retribuzione mensile vedranno accreditato un aumento pari ad 1/26 della retribuzione totale, mentre i lavoratori che vengono retribuiti ad ore riceveranno un incremento di 1/6 dell’orario settimanale.
Come accennato, l’aumento in busta paga è un effetto del taglio del cuneo fiscale confermato nella manovra del governo Meloni. Per i lavoratori con reddito non superiore a 25.000 euro il taglio è calcolato fino a 3 punti, mentre per i lavoratori con reddito non superiore a 35.000 euro è calcolato fino a 2 punti.