Il tema delle bollette oggi è uno dei più affrontati. Ma dobbiamo pagare tutte le voci presenti al loro interno?
La stampa ultimamente non fa altro che affrontare il tema delle bollette. In particolar modo si parla del famoso “caro bollette” che sta mettendo tante famiglie italiane in difficoltà. Ma voi sapevate che non tutte le bollette devono essere necessariamente pagate? Facendo attenzione alla descrizione, potreste rendervi conto che alcune di esse potrebbero essere evitate. Ecco tutti i dettagli.
Siamo sempre stati fermi su un unico pensiero, ossia che vige un obbligo per quanto riguarda il pagamento delle bollette. Eppure esiste una sorta di scappatoia, assolutamente legale, attraverso cui è possibile venire meno a qualche pagamento.
Le bollette sono considerate per la maggior parte delle volte un qualcosa di fastidioso. Tuttavia non si tratta altro che del calcolo dei consumi effettuati in un determinato periodo, i quali vengono evidenziati attraverso una fattura. Dobbiamo però sottolineare che anche le bollette, dopo un determinato periodo di tempo, possono andare in prescrizione. Nello specifico, utilizzando questo termine con le bollette, si fa riferimento ad eventuali solleciti e a fattori come la data di emissione ed il grado del sollecito stesso. Quindi cosa succede?
Come riconoscere le bollette da non pagare
Per fare maggiore chiarezza al riguardo dobbiamo sottolineare che le bollette, qualora fosse passato tanto tempo dall’avviso di pagamento, possno essere non pagate. A seconda del lasso di tempo e alle norme stabilite dalla compagnia di riferimento, il pagamento va in prescrizione. Ovviamente non funziona in egual modo per ogni tipologia di fornitura e per il periodo. La prescrizione non viene messa in atto dopo 5 anni come un tempo, bensì in tempi più ridotti, ovvero 2 anni.
Per quanto riguarda le bollette della luce, partendo dalle fatture emesse dal 2 marzo 2018, la prescrizione arriva dopo 2 anni. Lo stesso vale per acqua e gas. Le bollette del telefono invece continuano a mantenere la prescrizione per i 5 anni, quindi non vi è alcun cambiamento.
Inoltre la compagnia di fornitura può contestare la prescrizione. Questo è valido per acqua, luce e gas. L’istanza può essere presentata all’Arera, ossia il nuovo Garante per tali utenze.
Spiegando questa situazione, non stiamo assolutamente consigliando di venire meno ai pagamenti. Tuttavia bisogna essere a conoscenza di questa scappatoia, dato che non sempre si ha la possibilità economica per poter sostenere ogni spesa, ancor di più oggi che la vita è divenuta più cara.