Avete il sospetto che qualcuno vi abbia bloccati su WhatsApp? Ci sono alcuni modi per saperlo con certezza.
In questi ultimi anni la tecnologia si è rivelata una risorsa straordinaria per mantenere i contatti con amici, parenti, partner e colleghi di lavoro, ma anche per continuare a studiare e lavorare da remoto. La pandemia di Covid-19 ha costretto le persone a rimanere isolate per evitare la diffusione del contagio e concetti come smart working e didattica a distanza sono entrati a far parte del lessico quotidiano. Proprio per questo le piattaforme di messaggistica, già particolarmente famose e utilizzate dagli utenti di tutto il mondo, hanno aumentato ulteriormente la loro popolarità fino a diventare strumenti essenziali di comunicazione.
Tra queste spicca ovviamente WhatsApp, l’app di messaggistica più usata in ogni angolo del pianeta, capace anche di migliorarsi e introdurre man mano sempre più novità per venire incontro alle esigenze di una platea sempre più vasta. Tuttavia, anche su WhatsApp non è detto che le conversazioni vadano sempre nella maniera giusta.
Ad esempio non è raro che un contatto decida di bloccare l’altro e le motivazioni possono essere le più disparate: un litigio per una determinata questione (politica, lavorativa, addirittura sportiva), ma anche una parola sbagliata o un link poco gradito possono portare al blocco. Ma come fare per capire se una persona ci ha davvero bloccati?
Se l’altra persona ci blocca senza farcelo sapere non resta che controllare se veramente siamo stati sottoposti a questa misura. Come? Prima di tutto controllando la data e l’ora dell’ultimo accesso dell’altro contatto: se risale a pochi minuti fa e non otteniamo risposta da molto tempo è il caso di farsi due domande.
Altro aspetto che lascia pensare ad un blocco è la foto profilo, che resta sempre la stessa se siamo stati bloccati. Ma il dettaglio che conferma o quasi il blocco è la spunta: se inviamo un messaggio e vediamo sempre e solo una spunta, la probabilità che siamo stati bloccati è altissima. Per avere l’assoluta certezza basta effettuare una chiamata: se l’utente non riuscirà a farla partire vorrà dire che l’altra persona non ne poteva proprio più e ha deciso di bloccare il contatto.
Se per qualcuno tutti questi indizi non sono ancora sufficienti, si può anche provare a creare un gruppo e tentare di aggiungere il contatto in questione. Se WhatsApp fa sapere che non si è autorizzati ad aggiungerlo non c’è proprio niente da fare: il blocco è confermato.
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