Il mese di dicembre è appena iniziato e molti cittadini italiani attendono di ricevere la tanto agognata tredicesima. Le tempistiche variano a seconda che si tratti di pensioni, dipendenti priva oppure pubblici. Scopriamo insieme tutti i dettagli in proposito.
Mai come quest’anno diversi cittadini italiani attendono con trepidazione l’arrivo della tredicesima, la mensilità aggiuntiva che consente a pensionati ed impiegati di godersi a pieno le festività natalizie.
La crisi energetica e la conseguente crisi economica diffusa sul territorio nazionale, ha spinto diverse famiglie a risparmiare ogni centesimo per il pagamento delle bollette e per l’acquisto di beni di prima necessità. Il Governo – tramite la Legge di Bilancio 2023 – ha approvato su Consiglio dei Ministri una serie di agevolazioni, bonus e aiuti per tutti quei nuclei famigliari che si trovano attualmente in gravi condizioni economiche. Di fronte all’attuale situazione nazionale, la tredicesima – oltre ad essere percepita come un premio rispetto al lavoro svolto nel corso dell’anno – acquista sicuramente importanza, in quanto si tratta fondamentalmente di uno stipendio in più. Non tutti i cittadini italiani ovviamente riceveranno la tredicesima, quest’ultima spetta esclusivamente a pensionati, dipendenti pubblici e privati. Tuttavia, le tempistiche di assegnazione risultano diverse a seconda dei casi. Scopriamo insieme i dettagli.
Tredicesima, quando arriverà l’assegno aggiuntivo?
Prima di tutto, è bene sottolineare che qualsiasi azienda (pubblica o privata), Inps incluso – ha il dovere di pagare la tredicesima prima delle festività natalizie. Di conseguenza, la maggior parte dei datori di lavoro consegna la mensilità aggiuntiva entro il 20 dicembre. Per quanto riguarda i dipendenti statali, secondo il Decreto Legge 350/2001 la tredicesima dovrebbe raggiungere i conti correnti dei lavoratori entro la metà del mese corrente. Generalmente, le date di accredito considerate sono tre: gli insegnanti delle scuole materne ed elementari ricevono la mensilità aggiuntiva il 14 dicembre; personale amministrativo delle direzioni provinciali il 15 dicembre; infine, personale insegnate supplente temporaneo – insieme a tutti gli altri dipendenti pubblici – entro il 16 dicembre. Per il settore privato invece, la tredicesima viene consegnata in busta paga tra il 19 e 20 dicembre, includendo effettivamente lo stipendio relativo al mese corrente.
Esiste una vera e propria equazione per verificare il possibile importo della tredicesima, quest’ultima infatti corrisponde ad un dodicesimo della retribuzione lorda annuale – calcolata sui mesi effettivi di lavoro svolto: retribuzione lorda mensile x numero di mesi lavorativi/12. Dal risultato ottenuto, bisognerà escludere le ritenute fiscali e quelle previdenziali. Sostanzialmente parliamo di un importo che si avvicina alla cifra corrispondente dello stipendio pieno. Per questo motivo la tredicesima viene definita effettivamente una mensilità aggiuntiva. E i pensionati?
I pensionati ricevono per primi la tredicesima
I primi a ricevere la tredicesima sono proprio i pensionati, i quali dovrebbero accedervi sin dal primo dicembre. E’ indifferente la banca affiliata per l’assegnazione dell’assegno pensionistico: sia che si tratti di Poste Italiane oppure di qualsiasi altra Banca, i pensionati ricevono la tredicesima il primo del mese.
Unica accortezza: i pensionati che ritirano la tredicesima in contanti presso la propria banca di riferimento, dovranno tener conto della turnazione alfabetica. Ad ogni modo, entro il 20 dicembre, qualsiasi dipendente, impiegato pubblico o privato, oppure pensionato potrà finalmente ricevere la mensilità aggiuntiva in occasione della fine dell’anno.