La notizia non è assolutamente delle migliori perchè ci viene indicato che alcune cartelle non vengono cancellate, come si pensava. Cerchiamo quindi di capire bene le informazioni che riguardano questa nuova sanatoria che in tanti attendevano.
Ovviamente la notizia non farà felici le persone che speravano in un miglioramento della loro situazione debitoria, perché ci sono alcune cartelle, fino a ben 1.000 euro che non verranno cancellate e quindi andranno pagate ugualmente. Ma di quali si tratta.
Analizziamo bene la proposta e vediamo di capire in modo facile quali sono le possibilità che abbiamo che ci possa essere annullato il nostro debito, oppure no.
Sanatoria cartelle esattoriali fino a 1.000 Euro | Ma non è per tutte, alcune sono escluse
Ovviamente a tutti noi, togliendo gli aumenti alle pensioni oppure il reddito di cittadinanza la cosa più importante da capire bene sulla legge di bilancio è proprio la parte relativa alla sanatoria della cartelle che abbiamo ricevuto di recente. Questa sanatoria entra nel Decreto Fiscale.
Un primo atto per quanto riguarda le politiche che verranno messe in atto dal prossimo anno per quanto riguarda il nuovo governo Meloni. Nel Decreto, quindi, vediamo un provvedimento di sanatoria per alcune cartelle esattoriali che interessa un bel numero di italiani che hanno qualche problemino di irregolarità.
Ci saranno ben due provvedimenti, che possono cancellare o sanare i debiti, ma non è valido per tutti, la sanatoria prevede la cancellazione delle cartelle sotto i 1.000 euro al lordo di sanzioni e interessi che sono diventate di interesse per Equitalia entro la fine del 2015.
Fino al 2017, infatti le cartelle erano di competenza loro, poi successivamente sono passate al fisco con l’Agenzia delle Entrate e Riscossioni. Ma non cambia molto, perchè tutte verranno cancellate se rientrano in questa casistica particolare. Per le altre è possibile chiedere la rottamazione, ma quali riguarderà? Sembra che si parli di quelle diventate di ruolo dal primo gennaio 2020 al 30 giugno 2022.
Ma cosa significa in pratica? Avere uno sconto su sanzioni ed interessi, oppure un pagamento fino a 18 rate, in questo caso trimestrali che avranno come inizio luglio 2023 e termine a novembre 2027. In poche parole, tutte le cartelle che rientrano in questo periodo possono godere di questa sanatoria.
Restano però fuori alcuni cartelle, nello specifico quelle che riguardano l’Iva, gli aiuti di Stato che sono stati percepiti in modo indebito e le sanzioni amministrative collegate alle condanne penali. Ovviamente sono fuori anche tutte quelle dei contribuenti che non sono ancora diventate cartelle esattoriali.
Un debito di natura fiscale diventa cartella circa 24/48 mesi dopo, ad esempio il canone Rai del 2019 non pagato deve ancora diventare una cartella. In questo caso l’Agenzia delle Entrate sta ancora verificando se riesce ad ottenere il pagamento senza passare per la richiesta forzata.
Insomma interessanti novità per quanto riguarda le persone che hanno una situazione debitoria, anche se purtroppo non andrà così bene per tutti come speravano.