La nuova manovra economica potrebbe comportare l’inserimento del cosiddetto Reddito Alimentare, agevolazione destinata ad una particolare categoria di cittadini. Approfondiamo insieme l’argomento e vediamo insieme di cosa si tratta.
La Premier Giorgia Meloni ha confermato l’abolizione del Reddito di Cittadinanza, sostituito dal Reddito di Sussistenza e dal Reddito Alimentare. Approfondiamo insieme l’argomento nel dettaglio.
Il disappunto della Presidente del Consiglio in riferimento al Reddito di Cittadinanza rappresenta un dettaglio ormai evidente agli occhi di tutti i cittadini italiani. Durante una delle ultime riunioni, Giorgia Meloni ha ribadito l’inutilità dell’iniziativa approvata dal Movimento 5 Stelle. Tuttavia, lei stessa ha dovuto accentare un’amara verità: la povertà dilaga nel nostro Paese e colpisce milioni di cittadini italiani. Parliamo di oltre 5 milioni di persone che non possiedono i fondi necessari per portare il pane a casa, un dato sconcertante considerando che ci troviamo nell’anno 2022 (presto nel 2023). Per questo motivo, benché il RdC cesserà di esistere nel mese di agosto, Giorgia Meloni ha previsto l’inserimento del Reddito di Sussistenza e del Reddito Alimentare. In riferimento al primo, è risaputo ormai che si tratti di un assegno di mantenimento riservato ai cittadini inabili al lavoro: over 60 oppure pazienti con disabilità certificata. E il Reddito Alimentare?
Il Reddito Alimentare rappresenta un’iniziativa voluta da Marco Furfaro (PD), volta a sconfiggere la povertà e lo spreco. Fondamentalmente, si tratta di ridistribuire i prodotti invenduti dei supermercati e dei punti vendita alimentari ai cittadini italiani che vivono in precarie condizioni economiche. La consegna del cesto avverrà in seguito alla prenotazione degli alimenti tramite app, in modo da massimizzare i tempi e poter ricevere il prima possibile la spesa presso i vari centri di distribuzione. Si tratta di un’iniziativa necessaria, soprattutto se pensiamo ai 5,6 milioni di italiani che vivono in gravi condizioni di povertà. Secondo gli esperti, la pandemia e la crisi energetica ha provocato lo sviluppo di una nuova categoria di cittadini: si tratta di esercenti o ristoratori che hanno dovuto chiudere le proprie attività, impiegati e dipendenti che hanno perso il lavoro a causa delle restrizioni e tutti quei cittadini che sono finiti sul lastrico a causa della crisi economica dilagante. Il Ministero del Lavoro pertanto ha confermato l’investimento di 1,5 milioni di euro nel 2022 per il Reddito Alimentare, cifra che aumenterà nel 2023 (2 milioni di euro).
L’Italia si trovava in fase di ripresa grazie ai fondi europei, tuttavia la guerra in Ucraina ha ribaltato nuovamente la situazione. Le famiglie italiane non possiedono i fondi necessari per superare il periodo di crisi, inoltre l’abolizione del Reddito di Cittadinanza ha provocato una condizione generale di allarmismo. Nel 2023, verranno consegnate solo otto mensilità, dopodiché i nuclei famigliari beneficiari dovranno reagire con le proprie forze.
La Legge di Bilancio 2023 avrebbe dovuto far fronte ai problemi dilaganti nel nostro Paese. Il nuovo Governo dovrà impegnarsi affinché le classi sociali più povere non vengano travolte dall’attuale momento storico che stiamo vivendo. Solo il tempo ci dirà se la coalizione eletta dai cittadini sia effettivamente adatta al ruolo conferitole.
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