Pensione, fai attenzione se non presenti questo documento entro fine anno: ecco di cosa si tratta e cosa potrebbe succedere.
In queste ultime ore le pensioni sono sempre di più al centro della scena, considerando come in molti aspettano i dettagli ufficiali sugli interventi che alla fine verranno approvati all’interno della nuova manovra economica prevista per il prossimo anno; il governo punta all’approvazione entro la fine di quest’anno e, dunque, potrebbero presto arrivare novità.
Sono tanti i fronti su cui sta intervenendo il nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni, ma quello delle pensioni è uno di quelli che più sta a cuore agli italiani; già sono emersi dettagli importanti sulle rivalutazioni, ma intanto chi vuole andare in pensione già dal prossimo anno deve prepararsi bene per non commettere nessun errore e valutare attentamente ogni possibile soluzione.
Stando quanto emerso dalle varie testate e in parte rivelato anche dagli stessi politici, pare ci siano buone notizie per quanto riguarda alcuni tipi di pensionati già a partire dal prossimo 2023; per tutto l’anno infatti verranno alzate a 600 euro le pensioni minime degli over 75, mentre ci sarà una maggior rivalutazione in percentuale per gli assegni che rientrano nelle fasce più basse. Ad esempio, pare sia stata confermata la rivalutazione del 100% all’inflazione per gli assegni fino a 4 volte il minimo (dunque 2.100 euro lordi mensili, la fascia più bassa), mentre per gli assegni fino a 5 volte il minimo (2.626 euro lordi al mese, la seconda fascia più bassa) la percentuale di rivalutazione passa dall’80% all’85%. Ma chi deve ancora andare in pensione e vuole fare domanda? A quanto pare, non deve farsi sfuggire nessun dettaglio.
Come già detto, quello delle pensioni è un tema molto caro al nuovo governo, tanto che nel corso di questo anno potrebbe ragionare su una nuova riforma così da sostituire la tanto discussa dal Centro-Destra Legge Fornero. Quali saranno i nuovi parametri? Al momento in merito non ci sono dettagli trapelati, tanto che non è detto ci sia nemmeno la riforma in tempi brevi; chi è prossimo alla pensione, comunque, potrebbe decidere di fare domanda sin da subito sfruttando la riforma al momento vigente, senza aspettare gli ulteriori sviluppi e restare nell’incertezza.
Come ricorda il sito Proiezioni di Borsa, è però necessario presentare domanda entro la fine del 2023, quindi bisognerebbe in caso già prepararsi; per chi non cristallizza i requisiti non si sa cosa ci sarà nel 2024, anche se chi raggiunge i requisiti di pensionamento con l’anticipata ordinaria o con la Quota 103 entro il 2023 può presentare domanda anche l’anno successivo. In ogni caso potrebbero esserci ulteriori cambiamenti anche per la cristallizzazione, dunque chiunque abbia i requisiti può davvero iniziare a riflettere se andare in pensione o meno facendo domanda subito, valutando ovviamente la propria situazione e le proprie esigenze e poi scegliendo.
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