Pochi istanti hanno irrimediabilmente cambiato la vita di un uomo. Sono passati anni da quel momento, ma la sentenza finalmente è arrivata.
In una normale puntata di Ciao Darwin, dove sia i concorrenti che il pubblico, avrebbero dovuto semplicemente divertirsi, è successo l’impensabile.
Il gioco dei rulli è sempre stato quello più seguito ma anche il più difficile da affrontare. Sarà stata questa la ragione per cui il concorrente, 54enne, ha avuto un grave incidente.
La tragedia consumata dietro le telecamere di Canale 5
Gabriele Marchetti doveva camminare su un tappeto di rulli mobili, nel cosiddetto gioco del Genodrome. La sua camminata però non andò esattamente come sarebbe dovuto essere. Le telecamere Mediaset, con le quali sono stati ricostruiti i fatti, hanno ripreso l’uomo che finì nella piscina sottostante dopo essersi incastrato tra due rulli. Batté la testa e dopo questo trauma è rimasto paralizzato. Oggi l’uomo non riesce più a muoversi e dipende totalmente dalla propria famiglia.
Dopo questo brutto incidente è partita la denuncia e oggi, dopo tre anni dall’evento, è giunta la sentenza. Il sito ANSA ha comunicato quanto deciso dal tribunale monocratico di Roma. Erano quattro le persone sotto indagine e, nonostante Gabriele Marchetti sia ormai tetraplegico, il giudice ha assolto tutti. Gli imputati non hanno nulla da temere perché secondo la legge “il fatto non sussiste”.
Il pm, nel ricostruire l’incidente, ha riportato che “Marchetti nel saltare da un rullo ad un altro perse l’equilibrio e a causa della superficie scivolosa, resa tale appositamente al fine di rendere difficoltosa la prova per ciascun concorrente, cadde nella intercapedine tra i due rulli.” Le ferite che il concorrente di Ciao Darwin riportò, apparvero gravi immediatamente. Difatti l’uomo di sopposto ad un intervento chirurgico ma il quadro clinico, essendo gravissimo, non ha portato alcun miglioramento.
La causa ha avuto una lunga durata, dato che lo scorso marzo la Procura aveva ottenuto il rinvio a giudizio. A processo erano finiti in particolar modo Sandro Costa e Massimo Porta, entrambi di Rti, Massimiliano Martinelli, dirigente della società e Giuliano Giovannotti.
Gli avvocati difensori hanno portato tantissime prove grazie cui è stata mandata in aria tutta l’accusa. La sentenza, seppur ingiusta secondo il parere dei familiari di Marchetti, ormai è stata emessa.