Francesca Fialdini ha mostrato un grande dolore per una morte non solo ingiusta, ma anche prematura. Una tragedia, legata alla morte di una ragazza che avrebbe avuto ancora una lunga vita dinanzi a sé.
Nella serata di ieri, lunedì 19 dicembre, su Rai 3 in seconda serata è stata mandata in onda la trasmissione Fame d’Amore. Si tratta di un docu reality, in cui si raccontano le storie di ragazzi e ragazze di giovane età vittime della terribile DCA.
L’ultima puntata trasmessa è stata ancora più terribile rispetto a quelle precedenti. Questo perché tra le protagoniste era presente una ragazza che alcuni mesi fa è venuta a mancare.
Il dolore di Francesca F1ialdini
Giada è venuta a mancare dopo aver lottato a lungo con l’anoressia. In Fame d’amore viene raccontata anche la sua storia, che è rimasta molto a cuore a Francesca Fialdini.
“Questa sera Fame d’amore parlerà di Giada, di Camilla, di Edo. È una puntata a cui teniamo molto e che ci tocca particolarmente. Rivedere una delle ragazze di Fame d’amore che oggi non c’è più fa un male cane… ma fa anche salire una rabbia da sentir pulsare le tempie.” Sono state queste le parole scritte sui social dalla presentatrice che ha mostrato un dolore immenso.
Come riportano i colleghi di Lanostratv, la conduttrice non ha voluto solo diffondere il suo grande dolore. La Fialdini ha voluto anche mandare un messaggio di grande importanza al pubblico. La volontà è stata quella di sensibilizzare tutto il pubblico sull’importanza di seguire una trasmissione come Fame d’amore, in cui ci sono tematiche importanti e contenuti fin troppo reali.
Molto spesso si tende a tenere la bocca chiusa su queste situazioni. Non se ne parla o addirittura se ne parla sbagliando totalmente. Francesca Fialdini non ha solo voluto ricordare Giada e mostrare tutta la sua tristezza legata a questa morte, ma ha anche lanciato un appello importantissimo.
“Fermiamo questa corsa a modelli perfetti, a un’estetica ostentata e mercificatrice, a un’esistenza parametrata sul giudizio degli altri! Accettiamo di confrontarci con la solitudine e l’incomprensione dei nostri ragazzi, la loro paura di non essere all’altezza, il disagio di sentirsi inadeguati prima che si trasformi in altro!”
Si tratta di una grande lotta, in cui sono comprese anche la formazione, la cura e l’approccio sia clinico che terapeutico.