Carenza vitamina D, i sintomi, le problematiche e come aumentarla velocemente: ecco tutte le informazioni in merito.
Il nostro organismo, per mantenersi in salute, ha bisogno di determinate sostanze nutritive; tra queste c’è anche la vitamina D, una sostanza davvero molto importante per la funzione che ha per il nostro metabolismo del calcio e anche nel controllo dei livelli della sostanza (e anche del fosforo) nel nostro sangue.
Contenuta nel fegato, viene sintetizzata dal nostro corpo per la maggior parte assorbendo i raggi solari e, in piccolissima parte, da qualche alimento; come fare quindi in caso si abbia una carenza, quali possono essere i sintomi di questa patologia e come cercare di rimediare aumentando i livelli nel nostro organismo? Ecco tutti i dettagli.
La vitamina D: davvero importantissima per il nostro corpo
In condizioni normali, siamo capaci di sintetizzare la vitamina D che serve al nostro corpo grazie all’esposizione ai raggi solari; sono dunque particolari quei casi in cui dobbiamo ricorrere all’alimentazioni (con pochi cibi che la contengono) e ad altre soluzioni. Come già detto e come spiega il sito humanitas.it in un suo articolo, questa vitamina è una componente fondamentale della regolazione del metabolismo del calcio e del fosforo; agisce inoltre direttamente sulla crescita e il rimodellamento dello scheletro, fondamentale per la salute delle ossa. Pare poi, da recenti studi, che abbia delle possibili funzionalità anche a livello del sistema nervoso centrale, cardiovascolare, immunitario, così come sul differenziamento e sulla crescita cellulare. Insomma, è davvero una vitamina importante, che non dovrebbe mancare al nostro organismo.
I dettagli sulla carenza e come poter rimediare
A differenza di altre carenze, quella da vitamina D (sempre come sottolinea la fonte) non porta sintomi manifesti; in questo caso quindi è più difficile accorgersi della mancanza in questione, a cui possiamo ovviare solamente con periodici controlli con esami del sangue. In linea di massima, i valori adeguati di vitamina D nel corpo sono compresi tra i 30 e i 100 ng/ml; qualora si riscontrasse un valore tra i 20 e i 30 ng/ml si potrebbe allora parlare di carenza, mentre per un valore al di sotto del 10 la carenza è considerata grave. Ci sono problemi anche quando i valori sono maggiori; sopra i 100 ng/ml si parla di intossicazione, condizione comunque rarissima e solitamente causata da un uso sbagliato degli integratori. Anche per questo è bene che, in caso di carenza di vitamina D, ci si deve rivolgere ad un medico o ad uno specialista, che sarà in grado di fare la diagnosi giusta per il caso.
I più a rischio carenza gli anziani (per la capacità di sintesi cutanea ridotta), gli individui istituzionalizzati o con inadeguata esposizione al sole, le persone con la pelle scura (vista il maggior pigmento cutaneo), le donne in gravidanza o allattamento, le persone che soffrono di obesità e quelle che hanno patologie dermatologiche estese (ad esempio vitiligine, psoriasi, dermatite atopica o ustioni). Solitamente, alle nostre latitudini, da marzo a novembre è sufficiente un’esposizione alla luce del sole di circa il 25% della superficie corporea per almeno 15 minuti 2-3 volte alla settimana per mantenere i giusti livelli di vitamina D.