Aumenti su pensioni, stipendi e Assegno Unico dal 2023, saranno molto ricchi: ecco le ultime novità dalla nuova manovra di bilancio.
Sono ormai diverse settimane che l’attenzione della cronaca e dei cittadini è tutta rivolta verso la nuova manovra economica a cui sta lavorando, con tutte le procedure del caso, il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni; varie misure sono già trapelate e pare che, sebbene siano previsti tagli al Reddito di Cittadinanza, ce ne saranno parecchie gradite dai cittadini.
Ad esempio, pare siano ora arrivate conferme sia sulle pensioni che sugli stipendi, ma anche ad esempio sull’Assegno Unico che molte famiglie percepiranno anche nel prossimo 2023; ecco tutti i dettagli trapelati al momento in merito, tra cui anche le conferme arrivate direttamente dal Ministro dell’Economia Giorgetti.
Da sempre, il nuovo governo Meloni si è detto intenzionato a sostenere concretamente le famiglie; nonostante sia arrivata ora la conferma direttamente dal ministro Giorgetti dell’ulteriore riduzione del periodo cuscinetto per il Reddito di Cittadinanza (inizialmente previsti altri 8 mesi, che ora invece diventano 7) ci saranno una serie di misure a sostegno dei cittadini. In particolare, proprio in tema RdC, verranno incentivate le assunzioni dei percettori aumentando da 6 a 8mila euro la soglia massima per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a favore di datori di lavoro; le notizie però non si fermano qui, perché è stato confermato anche l’aumento delle pensioni e non solo.
Come riporta anche ilfattoquotidiano.it, ci sono buone notizie per tutti i pensionati; a quanto pare infatti, dal 2023 verranno aumentate le pensioni minime per gli over 75, che arriveranno a toccare quota 600 euro. Inoltre, pare che verrà cambiata la norma della manovra che rivede per il 2023 e 2024 la rivalutazione automatica delle pensioni; per le pensioni 5 volte la minima, come riportato dalla volte, ci sarà un’indicizzazione piena, così come viene portata dall’80 all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo, circa 2000-2500 euro. Quanto alle pensioni di fascia più alta, gli scaglioni vengono rivisti in percentuale (dal 55% al 53% per quelle tra 5 a 6 volte il minimo, da 50% a 47% tra 6 e 8 volte il minimo da 40% a 37% da 8 a 10 volte il minimo e da 35% a 32% negli assegni oltre 10 volte il minimo).
In tema pensioni, pare non siano invece arrivate novità per quanto riguarda Opzione donna, con Giorgetti che in merito ha commentato: “Il governo ha opinioni che si scontrano con una onerosità significativa”. I nuclei familiari con quattro o più figli riceveranno invece un incremento della maggiorazione dell’Assegno unico e universale, mentre per il congedo parentale arriva l’aumento all’80% dell’indennità del congedo parentale riconosciuta ai genitori, in via alternativa, per il periodo di un mese. Una serie di norme che, da molti, saranno piuttosto apprezzate.
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