La manovra introdotta dal Governo Draghi viene ufficialmente rinnovata dal Governo Meloni, apportando tuttavia piccole modifiche rispetto alla cifra dell’Assegno Unico Universale, così come ai requisiti di assegnazione. Vediamo insieme tutti i dettagli.
La Legge di Bilancio 2023 prevede l’annullamento del Reddito di Cittadinanza e l’aggiornamento della manovra introdotta da Mario Draghi, relativa all’assegnazione dell’Assegno Unico Universale.
Di fronte alla decisione di Giorgia Meloni di eliminare il Reddito di Cittadinanza, l’Assegno Unico Universale acquisisce una notevole importanza rispetto alla condizione economica di diverse famiglie italiane. Il nostro Paese, prima di marzo 2022, godeva di una condizione di ripresa grazie agli aiuti economici garantiti dalla Commissione Europea. Dopo un biennio difficile, caratterizzato da limitazioni e lockdown frequenti, le varie aziende e piccole/medie imprese stavano acquisendo progressivamente un’effettiva stabilità finanziaria. La decisione di Vladimir Putin di attaccare l’Ucraina ha ribaltato nuovamente la situazione: l’isolamento energetico del nostro Continente ha provocato un rincaro esponenziale dei prezzi di beni e servizi. Le famiglie italiane hanno subito nuovamente l’epilogo relativo ai tragici avvenimenti globali; molti cittadini hanno dovuto chiudere le proprie attività, travolti dalla crisi energetica continentale. Per questo motivo, l’Assegno Unico Universale acquisisce importanza per moltissime famiglie, soprattutto laddove il nucleo famigliare comprenda minori a carico. Cosa cambierà nell’anno 2023?
Assegno Unico Universale 2023: tutti i dettagli
La Premier ha revocato il Reddito di Cittadinanza, il quale verrà erogato ai cittadini disoccupati solo per 8 mensilità nell’anno 2023 (fino al mese di agosto); tuttavia, al contempo ha deciso di incrementare la cifra corrispondente all’Assegno Unico Universale. Quest’ultimo verrà riservato alle famiglie con minori a carico, oppure ai nuclei famigliari che includono più di tre figli. Per tutti i cittadini che rispettano tali requisiti, l’Assegno subirà un rincaro del 50% rispetto alla cifra assegnata nell’anno 2022, in modo da garantire il potenziale di acquisto di beni di prima necessità, così come l’effettivo pagamento delle bollette. Oltre all’Assegno Unico Universale, troviamo nella Legge di Bilancio 2023 anche il Reddito di Sussistenza – quest’ultimo è riservato esclusivamente ai cittadini inabili al lavoro, oppure a nuclei famigliari che includono cittadini inabili al lavoro: minori, over 60 e diversamente abili.
Per quanto riguarda i cittadini disoccupati abili al lavoro – beneficiari del Reddito di Cittadinanza voluto da Giuseppe Conte – il Governo prevede la proposta di una sola offerta di lavoro nel corso delle 8 mensilità, associata poi ad un percorso formativo della durata di sei mesi. Laddove il cittadino decida di rifiutare l’offerta, l’INPS provvederà con l’annullamento delle successive mensilità del Reddito di Cittadinanza. Questo secondo il pensiero della Premier Giorgia Meloni: “La povertà si combatte con il lavoro”.
Mensilità di dicembre: assegno triplicato, scopriamo perché
Il mese di dicembre potrebbe rivelarsi particolarmente ricco per diverse famiglie italiane: nel mese corrente infatti verranno pagati gli arretrati relativi al mese di marzo, settembre ed ottobre – entro il 15 dicembre, quindi prima delle festività natalizie.
In particolare, le famiglie italiane che non ricevono il Reddito di Cittadinanza riceveranno gli arretrati entro il 9 dicembre 2022, mentre coloro che accedono all’agevolazione di Giuseppe Conte riceveranno l’assegno entro il 15 dicembre 2022.