Buone notizie per i beneficiari dell’Assegno Unico Universale, l’agevolazione prevista per i nuclei familiari che comprendono figli minori di 21 anni risulterà accessibile per moltissime famiglie. Scopriamo insieme le nuove procedure per ricevere la cifra concessa dallo Stato.
Il Governo Meloni ha approvato l’abolizione del Reddito di Cittadinanza, ma al contempo ha confermato la possibilità di accedere all’Assegno Unico Universale. Rispetto alle attuali condizioni economiche, ogni aiuto da parte dello Stato acquista importanza.
Non sappiamo ancora cosa succederà nei prossimi mesi, la Legge di Bilancio 2023 è passata sotto lo sguardo attendo della Commissione Europea. Fallito il tentativo della Premier di alzare il tetto per il pos, oltreconfine hanno confermato che la strategia economica del nostro Governo potrebbe alimentare e favorire l’evasione fiscale. Ad ogni modo, in seguito all’abolizione del Reddito di Cittadinanza, diversi cittadini stanno esprimendo i primi segni di malessere. Per fortuna, l’AUU rimane anche in riferimento all’anno 2023. Approfondiamo insieme nel dettaglio le procedure di assegnazione dell’agevolazione pensata dallo Stato.
Quando parliamo dell’Assegno Unico Universale, facciamo riferimento ad un’agevolazione pensata per tutti i nuclei famigliari che comprendono figli a carico minori di 21 anni (senza limite di età per figli affetti da qualsiasi disabilità). Il nome stesso implica due caratteristiche fondamentali: unico – in quanto si tratta di un unico assegno annuale – e universale, perché pensato per tutte le famiglie italiane con figli a carico, qualsiasi sia l’ISEE oppure condizione economica associata. Ovviamente, il valore dell’assegno cambia a seconda dell’ISEE di riferimento, ma ad ogni modo anche le famiglie benestanti, e con ISEE superiore a 40.000 euro, possono godere della cifra minima pensata per l’Assegno Unico Universale. Parliamo infatti di un vero e proprio investimento dello Stato a favore dei giovani e delle loro stesse famiglie. In riferimento alla domanda, è fattibile in pochi semplici passaggi.
Prima di tutto, tutti quei cittadini che hanno inoltrato la richiesta da gennaio 2022 a febbraio 2023 non hanno bisogno di rinnovare la domanda per l’assegnazione dell’Assegno Unico Universale. I nuclei famigliari di riferimento riceveranno la cifra entro il 1 marzo 2023. Tuttavia, per garantire la ricezione dell’assegno, risulta estremamente importante rinnovare le informazioni associate alla domanda, primo fra tutti l’ISEE. Dopodiché andranno comunicati eventuali cambiamenti collegati ai requisiti di accesso all’Assegno Unico Universale: numero di figli, variazione della condizione di disabilità, eventuale separazione, variazione dell’IBAN di riferimento ed infine raggiungimento della maggiore età per i figli a carico.
Al contrario, chi non ha mai usufruito dell’Assegno Unico Universale ed ha intenzione di inoltrare la richiesta, potrà fare riferimento alle seguenti piattaforme e contatti: App Inps Mobile, Patronato, Servizio Online oppure il pratico Contact Centre associato all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Per tutte le domande presentate entro il 30 giugno 2022, l’AUU è riconosciuto dal mese di marzo 2023. Rispetto ai cambiamenti da dichiarare, i cittadini italiani beneficiari dovranno compilare la Dichiarazione sostitutiva unica per il 2023, il cui modulo è fruibile sul sito ufficiale dell’INPS.
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