L’acqua rappresenta un bene di prima necessita ed incredibilmente prezioso, anche se parliamo della fonte che ci raggiunge dal cielo. Per questo motivo, un Comune italiano ha deciso di incentivare la raccolta dell’acqua piovana, attraverso l’erogazione di un bonus.
La crisi energetica che ha travolto i cittadini italiani, è stata aggravata ulteriormente dalla crisi climatica. Nell’estate appena conclusa, la siccità ha invaso i campi del Sud Italia – sfavorendo in tal modo le fasi del raccolto.
Di fronte ad una simile condizione di povertà, sprecare l’acqua potabile per l’irrigazione dei campi appare quasi un’eresia ed un terribile errore. Possiamo pertanto sfruttare l’acqua piovana per il compimento di funzioni non potabili associate prevalentemente al settore agricolo. Per questo motivo, il Salento ha deciso di investire sulla raccolta dell’acqua piovana – un bene prezioso che acquista importanza e valore rispetto alla condizioni di siccità che abbiamo affrontato nei mesi passati. Un Comune italiano prevede di erogare un bonus fino a 2000 euro per ogni cittadino residente che intenda contribuire all’iniziativa di raccolta. A questo proposito, vediamo insieme tutti i dettagli e soprattutto i requisiti esposti dall’avviso comunale.
Il Salento investe sulla raccolta dell’acqua piovana: tutti i dettagli
L’acqua piovana rappresenta un bene prezioso, soprattutto se facciamo riferimento agli innumerevoli scopi non potabili quali irrigare orti e piantagioni, ma anche pulire ed igienizzare. In questi casi infatti, non è necessario che la fonte risulti potabile: in questo modo, si evita di sprecare l’acqua potabile per scopi che non necessitano di questo requisito. A questo proposito, il Salento ha deciso di investire nella raccolta, proponendo ai cittadini beneficiari di un giardino, campo o piantagione di installare una cisterna utile a tale scopo. In base al tipo di impianto, questi ultimi riceveranno un bonus dal Comune, la cui cifra cambia a seconda del potere di raccolta della struttura:
- contributo di 200 euro per installazione di un serbatoio di accumulo da 10 a 20 quintali;
- 350 euro per capacità da 21 a 40 qt;
- 450 euro per capacità da 41 a 75 qt;
- 550 euro per capacità superiore a 76 qt;
- 1000 euro per ripristino del funzionamento di una vecchia cisterna in pietra precedentemente strutturata;
- 2000 euro per costruzione di una nuova cisterna in pietra funzionante.
La richiesta per poter contribuire alla raccolta dell’acqua piovana, andrà inviata al Comune entro il 31 dicembre, allegando le opportune documentazioni. Per tutte le informazioni a riguardo, consigliamo di consultare il sito ufficiale del Comune di Melpignano (Settore Amministrativo Contabile), in modo da leggere attentamente l’intero documento di avviso.
Raccolta dell’acqua piovana: chiarimenti sull’installazione della cisterna
Nell’avviso pubblicato dal Comune vengono spiegate anche alcune condizioni di installazione della cisterna. In particolare, secondo l’articolo 4 – è preferibile provvedere ad un impianto interrato e funzionante nella proprietà del cittadino residente.
Laddove non sia possibile costruire la struttura interrata, sarà possibile collocarla fuori terra, ma opportunamente mascherata. Infine, è severamente vietato collegare la propria cisterna all’impianto idrico comunale. Una volta inoltrata la richiesta, il Comune provvederà all’erogazione del bonus e alla conseguente installazione dell’impianto.