2023, ondata di tasse da mal di testa: dai un’occhiata in attesa dell’approvazione ufficiale della nuova manovra economica.
Tra pochi giorni saluteremo ufficialmente il 2022, accogliendo a braccia aperte il nuovo anno, il 2023; in questi ultimi mesi, visto la crisi energetica e non solo, ci sono state parecchie spese e in molti hanno vissuti periodi di crisi a livello economico. La speranza per questo 2023 è che quindi la situazione delle famiglie migliori; c’è molta attesa circa le novità della nuova manovra economica stilata dal governo Meloni, con alcune già trapelate ma comunque in attesa di approvazione ufficiale.
Intanto, in vista di saperne di più, molti cittadini si preparano ad entrare nel 2023 pagando tantissime tasse; ecco quali sono quelle che busseranno subito alla porta delle varie famiglie, in alcuni casi potrebbero essere davvero da mal di testa.
Nuovo inizio per il 2023, ma potrebbe non essere facile
Sebbene pare siano arrivate buone notizie sul fronte energia, pare che il prossimo gennaio accoglierà ulteriori rincari; il costo della vita, come ormai ci siamo già resi conti, è aumentato in maniera evidente e in tanti aspettano le rivalutazioni delle pensioni e un nuovo sistema di tassazione che tenga conto del tasso d’inflazione aumentato. Già da questo gennaio però, oltre a diversi aumenti, potrebbero pesare diverse tasse da pagare, comunque già fisse e da considerare nel bilancio familiare.
Gli aumenti, le tasse
La prima notizia arriva per i fumatori perché, come riportato da varie testate (tra cui today.it) a partire dal prossimo gennaio potrebbero aumentare non soltanto i costi dei pacchetti di sigarette, ma soprattutto quelli del tabacco trinciato. Quanto alle tasse, come tutti gli anni, si dovranno considerare la TARI, l’IMU, la TASI, l’IVA, l’IRPEF, il bollo auto e il canone Rai (aggiunto da tempo alla bolletta della corrente elettrica); la differenza sta nel costo della vita, aumentato vista anche la percentuale del tasso d’inflazione, ma se le pensioni saranno oggetto di rivalutazione al momento gli stipendi rimangono invariati. Con la nuova manovra economica però, fortunatamente per i cittadini, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha intenzione di inserire una serie di provvedimenti per andare incontro ai lavoratori.
Con il nuovo anno infatti, è previsto un intervento sia per abbassare le tasse per i contribuenti sia per combattere l’evasione fiscale; come riporta il sito fiscomania.com, verrà estesa la flat tax, vero e proprio cavallo di battaglia del Centro-Destra, così come il quoziente familiare a sostituzione dell’ISEE. Con la flat tax, a quanto pare, sarà applicata l’aliquota fissa al 15% a tutti i cittadini, senza distinzioni o limiti di reddito; quanto al quoziente familiare invece, il coefficente pare sarà calcolato sul reddito complessivo dei nuclei familiari e non sui singoli contribuenti, andando ad agevolare le famiglie, in particolare quelle più numerose. Per combattere l’evasione fiscale poi, dal 2024, ci sarà l’obbligo di fatturazione elettronica anche per le partite iva forfettarie con fatturato inferiore di 15.000 euro all’anno.