Il racconto di Valerio Scanu ha commosso tutti i fan del vincitore di Sanremo 2010: la sua scomparsa è stata tremenda.
Dal secondo posto conquistato nell’ottava edizione di Amici di Maria De Filippi al successo al Festival di Sanremo 2010 con il brano Per tutte le volte che…, passando per i 7 album in studio, i tanti riconoscimenti, il successo e lo straordinario affetto di tutti i suoi fan. Una carriera eccezionale nel mondo della musica, quella di Valerio Scanu, che ha saputo destreggiarsi anche in un ruolo diverso da quello del cantante. Il 32enne, infatti, è stato concorrente anche di molti programmi, tra cui Tale e Quale Show, L’Isola dei Famosi, Ballando con le Stelle e Il Cantante Mascherato.
Tuttavia, se dal punto di vista professionale tutto sembra continuare ad andare nel verso giusto, di recente Scanu ha dovuto fare i conti con alcuni momenti molto complicati che riguardano la sua vita privata.
Valerio Scanu e il tumore, momenti terribili
Proprio nei giorni scorsi l’artista nato a La Maddalena ha voluto parlare dell’operazione a cui si è sottoposto nel marzo del 2020 a causa di un tumore. Nello studio di Oggi è un altro giorno il cantante ha raccontato a Serena Bortone quei terribili momenti, quando ha scoperto di avere un serio problema ai polmoni in piena pandemia di Covid-19.
“Con i medici lo abbiamo sempre chiamato il tumoretto, era una roba di neanche 2 centimetri, ma non si poteva fare l’esame con l’ago istologico perché era molto centrale“, ha detto Scanu: solo successivamente è emerso che effettivamente il cancro era maligno.
Nel corso dell’intervista Scanu ha parlato anche di suo padre, morto di Covid: il cantante nutre un senso di colpa perché sente come se suo padre si sia “caricato” la sua malattia sulle spalle.
“Come faccio adesso?”: le parole di Scanu commuovono tutti
In una lunga chiacchierata con il sito Today il vincitore di Sanremo 2010 ha poi parlato nel dettaglio di quando suo padre era ricoverato in ospedale e del momento in cui l’hanno chiamato per dargli la tremenda notizia.
“Lo so io tutto quello che ho passato l’anno scorso: ricevere le chiamate dei medici, ogni giorno, per gli aggiornamenti – le parole di Scanu – La sera che è morto mio padre mi hanno chiamato a mezzanotte e quaranta, io ero a Roma, mi sono riaddormentato, mi sono svegliato alle sette e mezza e ho detto ‘come faccio adesso?‘”. Scanu ha poi confermato di essere stato lui ad avvisare la sua famiglia su ciò che era appena accaduto.