In arrivo in busta paga il Bonus Bollette da 600 euro, cifra volta a far fronte all’attuale condizione di crisi energetica e alle difficoltà economiche ad essa correlate. Vediamo insieme tutti i dettagli riguardo la richiesta relativa all’agevolazione.
La crisi energetica ha messo in ginocchio moltissime famiglie italiane, il rincaro dei prezzi ha raggiuto percentuali esponenziali nel corso della stagione autunnale. Per questo motivo, il Governo ha approvato il Bonus Bollette da 600 euro.
Nel cuore della stagione primaverile, Vladimir Putin ha attaccato l’Ucraina, dichiarando apertamente guerra al Presidente Zelensky. L’Europa ha risposto con l’isolamento energetico, provvedendo ad un processo di indipendenza che ci permettesse di evitare l’utilizzo del gas e delle fonti di energia nemiche. Questo ha provocato un rincaro sostanzioso dei prezzi di carburante, luce e gas – data la necessità di usufruire esclusivamente di fonti di energia locali. Cosa ha comportato la crisi energetica? Fondamentalmente, il rincaro dei prezzi è divenuto generale, portando inevitabilmente ad un’inflazione pari al 10%. Per questo motivo, il Consiglio dei Ministri ha deciso di approvare particolari manovre volte ad aiutare tutti quei cittadini che al momento di trovano in gravi condizioni economiche. Da qui nasce il Bonus Bollette, in arrivo direttamente in busta paga. Approfondiamo insieme il tema.
Il Bonus Bollette nasce dalla manovra associata al finge benefit, il quale include una serie di cifre aggiuntive allo stipendio originario, in modo da contrastare la crisi energetica che affligge il nostro Paese. La soglia raggiunge i 600 euro e sarà accessibile in busta paga, grazie al contributo dell’azienda di riferimento. L’importo non sarà fruibile sotto forma di denaro, bensì in forma di beni e servizi – quali appunto il pagamento delle bollette e l’accesso al carburante. La manovra è stata approvata in seguito ad un approfondimento del Decreto Aiuti-Bis in vigore dal 21 settembre scorso, secondo quanto garantito dall’articolo 51, comma 3: “non concorrono a formare reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti” – si legge – “nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 600″. Cosa significa questo? Fondamentalmente, è possibile utilizzare massimo 600 euro – oltre al proprio stipendio – per pagare le bollette di luce e gas, tuttavia – qualora il datore di lavoro decidesse di concedere al dipendente una cifra più elevata, la differenza sarà soggetta ad imposizione fiscale. Come usufruire quindi del Bonus Bollette?
Come abbiamo anticipato, il Bonus non è fruibile in forma di denaro, bensì in forma di servizi specifici. Di conseguenza, esistono due modi per usufruire dell’agevolazione. In primo luogo, è possibile mostrare l’avvenuto pagamento delle bollette al proprio datore di lavoro, il quale provvederà a rimborsare le spese sostenute.
In secondo luogo, come esposto dal comma 2 dell’articolo 12, il Bonus Bollette consente “l’erogazione diretta delle somme al fornitore della somministrazione del servizio” – ipotesi che tuttavia appare molto più complessa rispetto a quella prima citata.
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