Reddito di Cittadinanza: cerchiamo di capire bene, leggendo questo articolo, cosa sta succedendo in queste ultime ore con il RcD.
Stanno facendo molto discutere le ultime notizie che riguardano il Reddito di Cittadinanza: infatti, potrebbe essere tolto anche chi in realtà ne avrebbe molto bisogno. Ma andiamo a cercare di capire cosa sta succedendo, leggendo questo articolo.
Il Governo di Centro Destra, con a capo la premier Giorgia Meloni, ha deciso di lavorare fin da subito al RdC. L’obiettivo in primis era quello di trovare lavoro alle persone che lo stavano cercando, cercando in qualche modo di dare loro un aiuto. Ma, forse, così non è stato: infatti, in molti hanno approfittato di queto Reddito senza attivarsi in nessun modo per cercare un impiego, dato che una volta trovato, il RdC dovrebbe essere tolto. Ma a chi poteva percepire – finora – il Reddito di Cittadinanza? In realtà era rivolto a tutti coloro che sono “occupabili”. Ma andiamo a vedere quali caratteristiche bisogna avere: sono tutti coloro che hanno tra i 18 anni e i 64 anni e non rientrano in una delle condizioni di esonero ed esclusione.
Il Governo al lavoro per il RdC, ma ci sarebbe un errore
Ma chi sono gli esonerati ed esclusi? Di seguito potete trovare una lista. Della prima categoria fanno parte tutti coloro che si prendono cura di uno o più minori di 3 anni; si prendono cura di un componente con grave disabilità; lavorano, percependo un reddito inferiore a 8.174 euro nel caso di reddito da attività da lavoro subordinato, 5.500 euro per le attività di lavoro autonomo; frequentano un corso di formazione valido al conseguimento di una qualifica professionale regionale; sono occupati in un tirocinio di formazione od orientamento; donne incinte; frequentano un corso di formazione valido al conseguimento di una qualifica professionale regionale; stanno prendendo parte a un’altra politica attiva.
Mentre gli esclusi sono coloro che percepiscono una pensione diretta; hanno più di 65 anni; hanno un reddito da lavoro dipendente superiore a 8.174 euro annui; hanno un reddito da lavoro autonomo superiore a 5.500 euro annui. Ma non sono inclusi nella scala di equivalenza: i detenuti e i ricoverati di lunga degenza; oppure coloro che hanno un’invalidità di almeno il 45%.
L’errore nella bozza del RdC
Ci sarebbe un errore nella dicitura della legge di Bilancio. Infatti, nella bozza ci sarebbe scritto che il RdC dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre è riconosciuto nel limite di 8 mensilità. Insomma, l’errore principale sarebbe quello che non si farebbe in nessun modo riferimento al concetto di occupabile. Quindi, potrebbero essere “puniti” maggiormente tutti coloro che hanno davvero voglia di cercare un lavoro piuttosto che stare sempre senza fare nulla. Sembrerebbe che questa legge, almeno per il momento, non riesca ancora una volta a punire chi in realtà se ne sta soltanto approfittando.
Anzi sembra proprio il contrario, ovvero che invece a rimetterci saranno soltanto chi nella propria vita ha deciso di fare ben altro che stare seduti sul proprio divano. Ovviamente, bisogna dire che questa rimane in ogni caso una bozza: il governo di centro destra, con a capo la premier Giorgia Meloni in questi giorni ha molto da lavorare prima di renderla ufficiale.