Caro carburanti, la stangata in arrivo per tutti gli automobilisti nei prossimi mesi: il nuovo Governo ha deciso di alzare le accise, la situazione che potrebbe preoccupare in molti.
In questi ultimi giorni l’attenzione della stampa è tutta rivolta alla nuova legge di bilancio presentata dal governo guidato da Giorgia Meloni, alla prima grande prova da quando nelle scorse settimane si è ufficialmente insediato. Diverse sono le novità proposte, da una serie di misure per le famiglie passando per i cambiamenti al Reddito di cittadinanza, destinato a scomparire nel 2024.
Un altro tema importantissimo però è quello della crisi energetica, che riguarda non soltanto la corrente elettrica ed il gas, ma anche i carburanti; se per quanto riguarda le utenze domestiche il governo ha deciso di continuare ad elargire il Bonus sociale per le bollette anche nel primo trimestre del 2023, per i carburanti la situazione potrebbe presto cambiare in negativo.
Per fronteggiare l’improvvisa impennata dei prezzi per benzina e diesel, già il governo Draghi aveva deciso di intervenire tagliando il costo delle accise; in questo modo, fortunatamente, le cifre al litro sono tornate ad essere più che sostenibili non soltanto per tutti gli automobilisti, ma anche per le aziende dei trasporti. Stando a quanto riportato da diverse testate, tra cui anche il sito money.it, la situazione è però destinata a cambiare già dal prossimo 1° dicembre, con un rialzo dei prezzi che potrebbe pesare davvero molto sulle tasche di tutti i cittadini; ecco lo scenario che si materializzerà presto, la situazione potrebbe tornare ad essere di nuovo preoccupante.
Stando a quanto riportato, il nuovo governo di Giorgia Meloni ha deciso di tagliare lo sconto sulle accise a partire dal 1° dicembre; in questo modo, si passerà da 30,5 a 18,3 centesimi, esclusione fatta per gli autotrasportatori. A conti fatti, ci sarà quindi un aumento sul prezzo di circa 12,2 centesimi, tornando di nuovo a far tremare tutte le famiglie che utilizzano l’automobile; secondo il Codacons, questo nuovo aumento potrebbe pesare circa 146 euro in un anno, una cifra di certo non indifferente che potrebbe aggiungersi anche ai problemi causati dall’inflazione.
Nessuno si aspettava una notizia del genere, in modo particolare perché in quest’ultimo periodo i prezzi dei carburanti si erano notevolmente abbassati; sempre come sottolinea money.it infatti, il valore in caduta libera del petrolio su mercati internazionali importanti (come Brent e Wti) aveva fatto abbassare i prezzi. La speranza del governo è che questa tendenza del ribasso dei prezzi continui, in aggiunta anche all’imposizione di un price cap europeo proprio sul greggio. Al momento, a quanto sembra, se ne sta discutendo; in questo modo si potrebbe far fronte ai prezzi dei carburanti risparmiando però dei soldi pubblici. La situazione è comunque in continuo mutamento e, dunque, nei prossimi mesi potrebbero esserci altre novità.
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