Non sempre avere una carta di credito o un bancomat è sicuro. Esistono tante truffe e quella che sta girando nell’ultimo periodo è davvero pericolosa. In pochi secondi, senza nemmeno accorgersene, il proprio conto corrente viene totalmente prosciugato.
Chi ama restare informato, sa bene che oggi come oggi è molto importante avere sempre gli occhi aperti e far attenzione alle varie comunicazioni che si ricevono.
Infatti i malfattori, cercano sempre soluzioni nuove per truffare il prossimo, cercando di far in modo che gli utenti possano lasciare i propri dati e cascare nella truffa.
Cosa sta succedendo?
Nelle ultime ore sono stati effettuati due arresti tra Bergamo e Brescia proprio perché protagonisti delle truffe con i Bancomat. Le accuse per le quali sono stati messi in manette sono state sostituzione di persona, truffa aggravata e indebito utilizzo di strumenti di pagamento elettronici.
La procura di Potenza ha incaricato le diverse sezioni di polizia per effettuare i fermi.
Sono finiti in manette due uomini, uno di origini pakistane titolare di un negozio di telefonia in provincia di Brescia, a Maclodio, e uomo italiano residente nella città di Bergamo. Entrambi sono sotto indagini ed attualmente è stato disposto il sequestro dei beni materiali e delle risorse finanziarie per le quali sono stati accusati di truffa.
In una nota della Procura di Potenza è possibile leggere che i provvedimenti cautelari sono arrivati dopo le dovute indagini. Inizialmente è arrivata la denuncia da parte di un cittadino di
Muro Lucano il quale si è ritrovato ad essere vittima della cosiddetta truffa dello sportello del Bancomat. Tale truffa consiste nel “creare artificiosamente un equivoco sulle modalità del passaggio di denaro dal conto corrente alla carta di pagamento ricaricabile”.
In che modo si sono mossi i truffatori
I due uomini indagati hanno prima mostrato interesse verso dei prodotti che la vittima aveva messo in vendita su internet e si presentavano sotto false identità. In seguito, stando a telefono con la vittima, gli chiedevano di recarsi presso un ATM per ricevere il pagamento. Nulla di strano, sembrerebbe. Eppure gli artefici davano istruzioni attraverso cui il venditore stesso invece di ricevere il denaro arrivava a prosciugare il proprio conto corrente.
Il cittadino che ha denunciato tale situazione è solo uno delle tante vittime. Probabilmente i due uomini indagati avevano utilizzato già in precedenza la stessa truffa. Bisogna stare molto attenti a questa situazione, soprattutto oggi che i pagamenti elettronici sono all’ordine del giorno.
Attualmente sono in corso altre indagini, ma in qualunque caso è opportuno tenere gli occhi bene aperti altrimenti il proprio conto corrente può essere svuotato in men che non si dica.